Riforma del lavoro pagina 16
L’assegno Naspi esordisce il primo maggio: converrà a chi ha lavorato di più, mentre viene penalizzato chi ha gli stipendi più alti.
“E’ una fase in cui la percezione delle cose vale più del reale, aiuta a star meglio?”, si chiede l’ex premier. Jobs Act non è sufficiente.
“Jobs Act tassello importante. Tantissime cose da fare, come le strade che crollano, la giustizia da mettere a posto, ma perlomeno ci sono i primi passi avanti”.
Servono maggiore flessibilità in uscita, tagli ai privilegi e reddito minimo garantito per over 55 più poveri. Parla numero uno Inps.
Dal primo maggio camerieri, cuochi, bagnini e animatori resteranno ogni anno senza reddito per tre dei sei mesi senza attività.
250.000 contratti a tempo indeterminato: ma attenzione. Non significa che 250.000 persone al momento disoccupate troveranno occupazione.
“Rottamiamo e superiamo un certo modello del diritto lavoro”. Forti critiche dai sindacati.
Al CdM i primi due decreti attuativi del Jobs Act, uno sui contratti a tutele crescenti e l’altro sull’assegno disoccupazione (Naspi).
Il referendum proposto da Lega Nord e sindacati è stato giudicato inammissibile dai giudici della Corte costituzionale. Non si può.
Sulle assunzioni nello stabilimento di Melfi: “Segnale positivo per Paese”