Riforma del lavoro pagina 18
La proposta di Luca Ricolfi va nella nella direzione giusta: bisogna ridurre le tasse sul lavoro più di quanto non sia stato fatto con bonus Irpef da 80 euro.
Proteste “contro le politiche di tagli e di privatizzazioni. Tutto pronto per Strike meeting, la protesta nata sulla Rete, in piazza il 14 novembre. (Immagine corteo a Roma)
Via libera alla riforma del lavoro con 165 sì, 111 no e 2 astenuti. Vota anche la sinistra dem. Più volte sospesa la seduta per proteste M5S e Lega Nord.
L’idea della fondazione Hume è consentire ai lavoratori di percepire l’80% del costo aziendale anziché il 50%. E non costerebbe nulla allo Stato.
A Palazzo Chigi incontro tra il premier Renzi e i sindacati. Articolo 18: reintegro solo per casi discriminatori e disciplinari. Taglio tasse lavoro per 2 miliardi.
Su anno +3,6%. E i calcoli non tengono conto di chi non cerca lavoro. Impossibile tornare ai livelli pre-crisi. Nel mondo metà degli anziani senza pensione.
Chi licenzia perde incentivi. Sussidio legato all’anzianità per chi perde il posto. Ma cosa succede a chi cambia lavoro? Sulle tutele “pasticcio all’italiana”.
Allarme sul debito pubblico: resta “vulnerabile a una perdita di fiducia del mercato” e al “contagio finanziario”.
In base all’anzianità di servizio. Governo: se non accettate la riforma toglieremo l’articolo 18 per decreto. Non si applicherà a chi avrà meno anzianità.
Pronta quinta riforma in quattro anni. Sistema duale di formazione ha consentito di contenere la disoccupazione giovanile. di Michele Tiraboschi