Shutdown pagina 5
Il debito federale Usa potrebbe sfondare il muro di 1 trilione di dollari nel 2019 come dicono gli esperti.
Gli indici Dow Jones e S&P 500 sono destinati ad aprire gli scambi su nuovi livelli record con i trader che salutano con favore il compromesso trovato da Democratici e Repubblicani al Senato per interrompere lo shutdown. Aiutano anche le indicazioni favorevoli sulla stagione delle trimestrali, che offrono un altro motivo per comprare titoli azionari. Intanto
Gli indici a Wall Street ieri hanno chiuso in territorio record. La corsa e’ stata legata all’accordo raggiunto al Senato Usa per mettere fine allo shutdown, che era scattato quando in Italia erano le sei del mattino di sabato scorso. Il DJIA ha aggiunto 142,88 dollari, lo 0,55%, a quota 26.214,60. L’S&P 500 ha guadagnato
I Democratici hanno accettato una legge che finanzierà i servizi statali fino all’8 febbraio, in cambio i Repubblicani si occuperanno dei “dreamers”
Oggi di torna a votare. Le aspettative sono che il Senato voti oggi un provvedimento di spesa temporaneo.
Per la prima volta nella storia, un governo americano che gode della maggioranza alla Camera e al Senato è finito in shutdown, ovvero ha smesso di funzionare propriamente. Significa che i servizi statali non vengono più finanziati e questo comporta l’interruzione di alcune attività federali secondarie. La maggior parte dei servizi continuerà a operare normalmente,
Il blocco parziale di uffici e servizi federali potrebbe, al 50%, scattare alla mezzanotte americana
Conto alla rovescia. Senza un accordo al Congresso da sabato 20 i servizi “non essenziali” forniti dallo stato saranno interrotti: non sarebbe la prima volta.
È corsa contro il tempo negli Stati Uniti per evitare lo shutdown. Ieri il Senato americano si è riunito senza votare il provvedimento chiave già approvato alla Camera per evitare la paralisi del governo federale alla mezzanotte locale (le 6 di sabato in Italia).La Camera alta ha deciso di radunarsi nella in tarda mattinata, praticamente
Svolta positiva nei colloqui tra Londra e Ue favorisce sterlina e ritorno dell’appetito per il rischio. Puniti i Bond. Evitato shutdown del governo Usa: rimandato di due settimane.