S&P 500 pagina 22
Poco sopra la parità il Dow Jones. Scendono invece il Nasdaq e lo S&P 500. Le vendite sono state alimentate dal Pil del primo trimestre, inferiore alle attese, e dal calo della fiducia dei consumatori a marzo. Debole il dollaro, in flessione il petrolio.
Panico improvviso tra gli operatori borsa. Poi si apprende che il messaggio non era vero. I trader iniziano ad avere dubbi: fino a che punto ci si può fidare di Twitter? Gestore fonti: “non permettere ai computer di comandare sui vostri investimenti. GUARDA VIDEO
I vari detti “Sell in may and go away” o “Effetto Halloween” puntano sull’efficacia di una strategia di vendita in aprile e riacquisto in ottobre del portafoglio. Le risposte dei rialzisti e ribassisti e dei neutrali (grafico S&P 500).
Dati macro negativi. Delusione superindice di marzo. Lo S&P 500 ha subito una flessione del 2,6% dai massimi toccati l’11 aprile, quando l’indice ha raggiunto il record storico a 1.593,37 punti.
Dopo le forti perdite della vigilia, il mercato Usa riprende forza. Rimbalza l’oro. Avvio nuovi cantieri al tasso record dal 2008. Batte le stime Coca-Cola.
Era gia’ una seduta negativa per le pessime notizie macro, poi quando e’ arrivata la news delle bombe di Boston, la pressione dei sell e’ stata molto forte. Seduta peggiore in 5 anni. Gold a picco: -9%. VIX: +43%.
Dow Jones e lo Standard & Poor’s 500 (grafico a un mese), compiere nuovi massimi assoluti. Euro/dollaro: un superamento dei massimi potrebbe portare ad estensioni verso 1.3160, mentre un ritorno sotto 1.3040
Ad alimentare gli acquisti l’ottimismo in merito ad un proseguimento del piano di stimoli della Fed insieme ad un miglioramento delle prospettive sulla stagione delle trimestrali in corso.
Dopo un avvio incerto la Borsa Usa chiude in crescita, nel giorno dell’avvio delle trimestrali. Utili di Alcoa battono le stime. Secondo Bloomberg nel primo trimestre i profitti delle aziende S&P 500 sono scesi -1,8%: primo declino su base annua dal 2009.
Sono giornate di volatilita’ altissima. L’indice allargato è di solito poco considerato nelle previsioni degli analisti, ma uno dei guru più ascoltati a Wall Street ha trovato il modo per calcolare il target di fine anno.