S&P 500 pagina 31
La voglia degli investitori di abbandonare l’avversione al rischio trova ostacoli continui, per via degli scenari da recessione. Sotto tiro i bancari. BofA: -7,9%. Sell improvvisi a fine seduta su Goldman (-4,7%). Il metallo giallo, bene rifugio per eccellenza in tempi di crisi, continua a salire. Sui mercati elettronici (Otc) il future sul gold ha superato la soglia dei $1900 l’oncia.
Sui listini Usa perdite in accelerazione in chiusura, pessimo segno. Dati economici peggiori delle attese. Si sgonfia in una seduta l’effetto Fed, persi tutti i guadagni di martedi’. Bank of America: -10%. La realta’ e’ la non crescita dell’America per i prossimi 2 anni. Il NYSE invoca la Rule 48 per frenare l’eccesso di ribasso.
La violazione di quota 350 del differenziale tra Bund e Btp apre spazi di apprezzamento di ulteriori 150 punti base. A causa dell’aggressione speculativa il future sui bond rischia di scendere sino a quota 93 e di spingere i rendimenti del 10 anni sopra il 6%.
Bomba ad orologeria in Usa: l’accordo sul debito tarda ad arrivare. Ancora nulla di fatto. Intanto cresce la paura che l’Italia venga contagiata nella crisi del debito. L’idea diffusa e’ che verra’ inclusa nel piano di aiuti Ue.
La disoccupazione reale e’ salita al 16,2%: “inaccettabile”, dice Barack Obama. L’economia non riparte e gli americani senza un lavoro sono ai massimi di sempre (VEDI GRAFICO). Dow Jones -0,49%, Nasdaq -0,45%.
Le cifre di giugno sono una delusione enorme. Il tasso di disoccupazione reale al 16,2%. Petrolio sotto $97. Treasury ai massimi di seduta. L’euro perde su tutti i fronti. Italia risucchiata nella crisi del debito? Il mercato inizia a scontare un tale evento.
Basta puntare su questi titoli, indicati settore per settore. Ovvero quelli scelti da un fondo di investimento che ha garantito un rendimento del 14% negli ultimi 10 anni (rispetto all’1,3% del mercato Usa).
Su base annua la performance del titolo rimane positiva; ma il calo è dell’8% dal record segnato a febbraio. Si teme sempre di più la concorrenza di Google, in un momento in cui l’AD è di nuovo assente. E, come dice un esperto: “di Steve Jobs ce n’è uno solo”.
Euforia in Europa. Gli acquisti sono inziati prima del voto sul piano di austerity da 28 miliardi ma si sono ridotti dopo il si, per poi ripartire di nuovo. Petrolio: rialzi dimezzati. Volatilita’ alle stelle sul valutario.
Per la strategist super-toro di Goldman Sachs, nota per non azzeccarci mai, Pil a rilento, ma sarà una situazione temporanea. Tutti short, il contrario di quel che dice? “Presto l’economia tornerà a girare e l’azionario mettera’ a segno un rally: +12% atteso nel 2011″.