Spending Review pagina 11
Rehn: se piano tagli ha successo Italia ce la farà. Crescita anemica e debito crescente: Ue vuole altre misure.
Ci prova Carlo Cottarelli (nella foto). Il programma sulla spending review è pronto. Governo osservato speciale della Corte dei Conti.
Una cifra ben più alta dei 3,7 miliardi l’anno a cui punta il nuovo commissario Carlo Cottarelli, ex Fmi.
L’obiettivo minimo del Governo con i tagli non lineari è di 3,7 miliardi per il 2015. Condizione “essenziale per ridurre le tasse”.
Lo Stato italiano quest’anno è costato 807 miliardi, l’anno prossimo il conto salirà a 812. Mentre la Casta gongola, in arrivo l’ennesima prova di spending review.
Il Ministro per Rapporti con il Parlamento Franceschini : senza tagli di spesa, impossibili agevolazioni a famiglie e imprese.
Per senatore Lega “fannulloni“. D’Alia (ministro PA) smentisce voci su 20 mila prepensionamenti. Congelamento stipendi porta “impoverimento ceto medio”.
Permetterà di recuperare 11 miliardi. Nel mirino spese PA, agevolazioni fiscali, Iva, Tares e Imu. Meta’ degli italiani lo preferisce ai posti di lavoro.
Già si parla di spending rewind. La misura di riduzione dei costi è stata solo una sospensione temporanea di appena due mesi. Tanto che i 50 interessati non hanno mai restituito tesserini d’accesso o salutato i colleghi.
Il centro studi di Bersani e Visco smaschera il fallimento della spending review e dell’esperienza Monti: nel 2012 rapporto debito-Pil aumentato di 3 punti percentuali. Cresciuta anche l’evasione. Risorse scarseggiano: 17,4 miliardi di minori entrate.