Spending Review pagina 4
Il docente universitario Riccardo Puglisi boccia in toto la politica economica del governo. Bonus 80 euro? Una “idiozia elettorale”. Spending review assente e “la gente si è rotta le scatole di fare il bancomat”.
Oltre un miliardo in più del previsto grazie a stop alle spese folli per le amministrazioni pubbliche, con limiti ai prezzi di riferimento per 34 convenzioni Consip.
Lo dice la Corte di Conti nel Rendiconto generale dello Stato 2015. Frecciatina a PA “stop a enti inutili e ai duplicati”.
Brunetta: “Governo Renzi non ha ridotto spesa pubblica e ha fatto lievitare deficit e debito pubblico, per pagare i suoi bonus e le sue mance elettorali”.
La bocciatura della Corte costituzionale arriva perché il governo ha tagliato senza coinvolgere i Comuni. Lettera Bce non teneva conto dell’impiccio.
Nel trimestre entrate tributarie salite e rispetto all’anno prima vita residua si è allungata. Problema resta spesa pubblica del governo centrale dopo mezzo flop spending review.
“Le vendite di beni pubblici negli ultimi anni hanno dato circa 1 miliardo di rendita l’anno”, lo ha dichiarato il direttore dell’agenzia del Demanio, Roberto Reggi, commentando i risultati annuali dell’agenzia. Al 31 dicembre 2015 il valore complessivo dei beni demaniali è stato calcolato a 59 miliardi di euro, una stima in aumento, nonostante la
Non è un incontro segreto ai livelli del Bilderberg, ma è comunque un salotto buono dei potenti a porte chiuse. Ecco chi sono stati i venti partecipanti italiani.
Con la manovra del Def, il documento di economia e finanza, è stato di fatto decretato un aumento della pressione fiscale, facendo credere il contrario.
L’analisi del centro studi di Unimpresa: “Nei prossimi quattro anni le tasse aumenteranno sistematicamente”. E “il tesoretto dello spread sarà usato per finanziare gli sprechi”.