Standard & Poor's pagina 35
Per fine anno la scommessa sull’indice allargato S&P 500 e’ il raggiungimento del target di 1.440, in rialzo dalle stime precedenti di 1.430. L’azionario e’ sottovalutato. Focus su intervento Draghi al Parlamento Europeo.
S&P sul Regno Unito: esiste “una probabilità su tre di un taglio (alla tripla AAA) nei prossimi due anni”. Le stime sui debiti e il Pil. E anche per Parigi l’outlook è negativo.
Riflettori tornano a essere puntati sul nostro paese, dopo la decisione del PdL di staccare la spina al governo Monti. Punto e a capo? Torneranno gli attacchi speculativi? Sell su Saipem: paga scandalo in Algeria. Ai massimi di 4 mesi rendimenti Btp a 10 anni. Bce: tassi fermi, ripresa lenta.
Il declassamento potrebbe arrivare a marzo 2013. Intanto Grecia bocciata da S&P (“quasi in default”). Voci circa un possibile declassamento da parte dell’altra agenzia sorella, Moody’s, del rating degli ultimi paesi nobili dell’area euro.
Mentre il governo si affanna a salvare la banca senese, arriva la batosta che ha la firma di Standard & Poor’s. L’istituto senese perde il giudizio “investment grade”. Pesano anche i problemi dell’Italia.
L’agenzia di rating non è convinta della capacità di Atene di riuscire a risanare i conti pubblici attraverso l’operazione di buyback sul debito. Una manovra che, in definitiva, è una forma di default.
Berlino non faccia troppo la superba, però. Secondo l’istituto Ifo, per l’economia tedesca il peggio deve ancora venire. Merkel rischia la poltrona, con le elezioni del 2013 che si avvicinano.