La view di Kevin Thozet, membro del Comitato Investimenti di Carmignac, in vista dei meeting di dicembre delle banche centrali.
trend Tassi di interesse
Tassi di interesse
I tassi di interesse, spesso chiamati semplicemente tassi in ambito economico indicano il compenso che di diritto deve essere corrisposto a chi concede in prestito una certa somma di denaro. Si esprime in relazione a un lasso di tempo predefinito -generalmente un anno- e in relazione a un capitale pari a 100 euro. Indica, in sostanza, il costo del denaro, ovvero quale proporzione del capitale prestato dovrà essere restituita come interesse allo scadere del termine fissato.
Tassi di interesse: chiarimenti
I fattori che influenzano il tasso di interesse sono la valuta utilizzata per lo scambio, la durata del termine di riferimento e la capacità del debitore di garantire con certezza l’estinzione dell’obbligazione sottoscritta. Quest’ultima condizione prende il nome di solvibilità.
In ambito commerciale il tasso di interesse è espresso in percentuale, mentre la matematica finanziaria spesso si avvale di un riferimento basato su un euro di capitale in prestito per un anno: ad esempio, un tasso del 7% può essere espresso sul piano finanziario come 0,07.
Il termine utilizzato per indicare la misura di un tasso di interesse annuo è tasso percentuale di interesse, detto anche ragione percentuale di interesse o saggio percentuale di interesse.
I tassi di interessi fissati in ogni Stato dalla banca centrale di riferimento e costituiscono il parametro per la stima e di tutte le operazioni finanziarie come, per esempio, quali mutui e prestiti. Per la valuta unica europea è la Banca Centrale Europea (BCE) a fissare i tassi; il tasso del dollaro è invece regolato dalla FED, la Federal Reserve.
Secondo gli esperti, un’accelerazione dell’attività economica sotto Trump potrebbe convincere la Fed a ridurre i tassi, a seconda della reazione dell’inflazione.
Il giorno dopo l’election day, i fari dei mercati sono puntati sulla FED. Oggi la banca centrale americana alzerà il velo sui tassi. E, secondo gli analisti, procederà al secondo taglio del costo del denaro, dopo la sforbiciata di 50 punti base di settembre.
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La Presidente della BCE illustrerà i motivi di tali decisioni nella conferenza stampa che avrà luogo questo pomeriggio alle 14.45.
I consulenti d’investimento invitano i clienti ad abbandonare la liquidità dopo il taglio dei tassi della Fed.
Protagonista indiscussa della settimana delle banche centrali è la Federal Reserve ma a farle compagnia tante altre che decideranno l’andamento della politica monetaria globale.
Nessun colpo di scena nel meeting del BCE di ieri 12 settembre. L’istituto di Francoforte ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base per la seconda volta quest’anno. E lo farà ancora nel 2024 e oltre. Cosa si aspettano gli analisti
Occhi puntati sui commenti del Presidente della BCE Christine Lagarde sul ritmo e l’entità di ulteriori mosse nella conferenza stampa in programma dopo il summit.
Il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz ritiene che la Federal Reserve dovrebbe tagliare i tassi di interesse di mezzo punto nella prossima riunione.
Partenza in positivo per le principali Borse del Vecchio Continente che attendono il discorso di Jerome Powell da Jackson Hole previsto per le ore 16 italiane. Anche Piazza Affari nelle prime ore di scambi vira al rialzo. Nelle ultime settimane si sono consolidate le aspettative di un taglio dei tassi a settembre da parte della