Tassi di interesse pagina 168
Il premier Abe ha preannunciato un cambiamento “che fara’ epoca” alla Bank of Japan. Banche centrali sempre piu’ politicizzate. Ieri Weidmann, numero uno Bundesbank, ha minacciato di andarsene.
Acquisti di asset mensili per $146 miliardi. L’istituto centrale nipponico ha portato da 1% a 2% l’obiettivo per l’inflazione. Yen in crescita contro tutte le principali valute rivali: ecco i livelli tecnici.
Eurozona tra Big Bang e Big Crunch. C’è chi ipotizza uno spread Italia a quota 150 punti nel medio termine. Cosa fare sull’azionario: vendere o comprare?: il consiglio è ben preciso. L’opinione di Alessandro Fugnoli (Kairos)
In agenda l’autorizzazione degli aumenti di capitale necessari per ottenere gli aiuti pubblici (3,9 miliardi) volti ad adeguare il patrimonio della banca al livello richiesto dalle autorita’ europee.
A mettere un freno agli investimenti, potenzialmente con rischi sistemici, ci proverĂ Sven Giegold, membro tedesco del Parlamento europeo. Ex banchieri e professori LSE ammettono: in circolazione sono ancora troppi. Colpa dei tassi d’interesse.
Bucata la soglia di $1,33. “Il tasso di cambio euro dollaro e’ pericolosamente alto“, secondo il capo dell’Eurogruppo. Proprio ora che il peggio della crisi sembra alle spalle, la forza dela moneta unica minaccia l’economia.
Rendimento indicato in area 35 punti base, sopra quella dei titoli con scadenza marzo 2026. Sul fronte corporate attesa emissione di bond senior di Eni a 3 anni, convertibili in azioni Snam per 1,25 miliardi.
Borsa +3%: possibile che le autorita’ di controllo di Pechino aumentino il limite di denaro che gli stranieri possono investire. Intanto Evans (Fed) non esclude nuovi piani di rilancio. Foto: Daniel Craig, in una scena dell’ultimo James Bond, a Shanghai.
Niente piano di salvataggio. Al momento i rendimenti a 5 anni scambiano al 3,52%. Apice crisi mercati alle spalle. Restano i gravi problemi dell’economia reale. Spread Italia-Germania in prossimitĂ dei 260.
Nessuna sorpresa nella prima riunione dell’anno del board. Il numero uno dell’Eurotower avverte che “la debolezza economica del 2012 continuerĂ anche nel 2013”. Ripresa “graduale”, ma di certo nessun segnale di ripresa forte o anticipata. Gli spread? I cali devono essere blindati con sforzi sul risanamento dei conti. Euro verso $1,32.