Tesla pagina 31
I problemi si accumulano e l’AD, messo all’angolo da alcuni soci azionisti e sotto pressione da Wall Street si confessa: “attraversato il momento più difficile”.
Elon Musk, l’AD visionario e controverso di Tesla, vuole che il gruppo di auto elettriche lasci la Borsa americana
Le Borse europee hanno provato a limitare le perdite ma hanno chiuso in rosso. Piazza Affari, pur archiviando la seduta lontana dai minimi di giornata, ha subito un calo dello 0,58% a un passo dalla soglia psicologica dei 21.000 punti (a quota 20.969,26 punti). Tra i titoli negativi Leonardo e i bancari come Ubi Banca, Banco
Oltre a Donald Trump anche Elon Musk a volte si lascia andare a qualche tweet di troppo e troppo spigoloso. Il messaggio in cui l’amministratore delegato di Tesla affermava di voler privatizzare la società potrebbe costare caro lui e all’azienda di auto elettriche. Una settimana fa, martedì 7 agosto, l’imprenditore visionario aveva spiazzato tutti con l’annuncio
“Sto considerando di rendere Tesla un gruppo privato a 420 dollari”: così un tweet di Musk ha scatenato il rialzo del titolo a Wall Street.
L’azienda ha però terminato il periodo aprile-giugno con riserve in contanti per 2,2 miliardi, più del minimo considerato necessario pari a 1 miliardo.
La società ha richiesto ai fornitori la restituzione di un importo “significativo” di pagamenti effettuati a partire dal 2016, al fine di aiutarla a diventare redditizia.
Gli analisti di Needham & Co hanno rivisto al ribasso il rating sul titolo Tesla a “sell” (vendere) dal precedente “hold” (tenere) per via di un accelerazione delle cancellazioni degli ordini di Model 3. La bocciatura sta spingendo in basso il titolo, che nel pre-market perde il 2% circa, dopo il -8% di ieri.
Nuove grane per Tesla. L’ex dipendente di Tesla definito da Elon Musk un “sabotatore” ha denunciato il colosso delle auto elettriche alla Sec per comunicazioni fuorvianti. Martin Tripp, che ha lasciato Tesla in giugno, accusa la società di Musk di aver gonfiato i dati della produzione settimanale del Model 3 del 44%.
Sale il titolo Tesla (+2,5% nel pre mercato) sulla possibilità dell’apertura di una fabbrica in Cina, che consentirebbe al produttore di auto elettriche di evitare i dazi cinesi. Secondo le indiscrezioni pubblicate da Bloomberg, la fabbrica dovrebbe avere una capacità produttiva pari a 500 mila veicoli l’anno. La notizia arriva dopo che ieri il gruppo ha