Troika pagina 24
Grazie all’arrivo degli operatori europei dopo l’accordo per salvare Cipro, visto ritorno in area $1,3050. Se violato, potrebbe condurre fino a 1,3120 in estensione. Ma occhio al dollaro che continua ad attirare flussi di capitale.
Anche dopo l’intesa trovata in extremis dai ministri delle Finanze dell’area euro, l’isola rischia di fare default. Ormai la fiducia nelle banche cipriote e’ compromessa. Ubs: servira’ secondo bailout
La stangata oscillera’ tra il 10 e il 40%. Accordo nella notte. La Banca di Cipro sarà ristrutturata, Laiki verrà liquidata e trasformata in bad bank. In arrivo prestito da 10 miliardi di euro. Mosca si sfila ma entra in campo la Grecia. Ancora tensione nelle strade in attesa della riapertura degli sportelli.
La rabbia della gente e’ tutt’altro che assopita e potrebbe scatenarsi in proteste da un momento all’altro. Non si puo’ prevedere. Quando i tagli superano il 2% del Pil il numero e gravita’ di incidenti sociali sale. L’allarme dell’economista George Magnus.
Dopo l’ultimatum della Bce e il no russo, Nicosia insegue la strada tortuosa del fondo di solidarietà. Ministro Finanze torna da Mosca a mani vuote: “La Russia non ci può aiutare con un prestito”. Incominciano a formarsi lunghe file agli sportelli bancomat: foto.
Senza aiuti esterni, Draghi chiudera’ i rubinetti. Stop alla liquidita’ di emergenza alle banche. Ma leader politici escludono che un “piano B” possa essere pronto prima di martedi’. Nodo cruciale: il prelievo forzoso. Si inizia a negoziare uscita dall’area euro.
Titolo sottovalutato. Nonostante il calo della pubblicita’ del 20% in gennaio/febbraio e la concorrenza di Rai e aziende Usa, “confronti in termini di audience potrebbero essere meno penalizzanti a partire dalla seconda metà del 2013”.
Sussulto di dignita’ del parlamento di Nicosia: con 36 voti contrari e 19 astensioni, bocciato il prelievo forzoso sui depositi bancari, chiesto dalla troika per il piano di salvataggio da 17 miliardi di euro, pari al 140% del Pil. La Bce promette liquidita’. Voci di piani di emergenza. Ma l’Europa trema. Non possiamo non dirci ciprioti.
L’isoletta e’ un test cruciale per l’Europa. La verita’? Ci e’ davvero utile buttare 10 miliardi di euro (piu’ 7 di prelievo forzoso dai loro conti – atto orrendo ed errore macroscopico by troika Ue) per far rimanere in questo club sgangherato un paese di 1 milione di abitanti, con un sistema bancario marcio fatto di 800 banche buone per il riciclaggio di denaro sporco di neo ricchi russi e italiani?
A sostenerlo e’ Athina Kyriakidou, membro dell’Opposizione cipriota (Partito Democratico): VIDEO. Intanto il portavoce del governo di Nicosia avverte: probabile che il parlamento non approvi l’accordo con l’Eurogruppo. Il voto alle 17.