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Rigettati i ricorsi d’urgenza che erano stati presentati per bloccare, seppur temporaneamente, l’approvazione da parte della Germania del trattato.
Il presidente della Commissione europea: “Non getteremo al vento i principi che hanno determinato il successo dell’Europa, ma neanche dovremmo tagliarci fuori dal resto del mondo”.
L’accordo di libero scambio Usa-Ue rischia di impanarsi definitivamente. Troppi fattori remano contro la firma.
Per il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda “se dovesse vincere alle prossime elezioni Trump può succedere ogni cosa”.
Austria e Francia hanno avanzato la richiesta di archiviare i negoziati con gli Usa per il Ttip e di iniziarne di nuovi con nuove basi fondate su maggiore trasparenza, la proposta è giunta nel consiglio dei ministri di Bratislava. La notizia era stata anticipata ieri dalle dichiarazioni del ministro dell’Economia austriaco Reinhold Mitterlehner, che aveva
Migliaia fra cittadini, e rappresentanze di associazioni e sindacati hanno protestato a Bruxelles per la chiusura dei negoziati fra l’Unione Europea e gli Stati Uniti sul Ttip, il trattato di libero scambio che dovrebbe creare un unico mercato fra le due aree. Fra le richieste dei manifestanti (6mila secondo la polizia, 10-15mila secondo gli organizzatori)
Secondo i manifestanti, il Ttip in corso di negoziazione tra Usa e Ue minerebbe le norme ambientali e i diritti dei consumatori europei.
Il ministro per lo Sviluppo economico, tuttavia, ammette: “E’ vero che le offerte americane sono ancora insoddisfacenti ed è difficile chiudere l’accordo entro la presidenza Obama”.
Così ha detto il segretario di stato francese al Commercio estero, Matthias Fekl, nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Rmc. “Il sostegno della Francia ai negoziati non c’è più. La Francia chiede la fine delle trattative”.
Per il vice cancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Sigmar Gabriel, “non dobbiamo soccombere alle richieste americane”.