Unione Europea pagina 268
L’impatto della tassa sulle transazioni finanziarie si fara’ sentire anche al di fuori dei confini dei paesi interessati. Commissario UE: “Consentira’ di rafforzare il mercato unico e moderare il comportamento irresponsabile di certi operatori”. Generera’ 30-35 miliardi di euro.
La casa automobilistica francese paga cara l’eccessiva dipendenza dai mercati europei. Perdita netta per 5 miliardi contro l’attivo dell’anno precedente. Rosso di bilancio da 3 miliardi, liquiditĂ ko.
Mentre prende il via la due giorni dell’Eurogruppo, la prima presieduta dall’olandese Jeroen Dijsselbloem, emerge in tutta la sua forza il danno inflitto dalle misure di austerita’ imposte nelle nazioni piu’ indebitate dell’area euro. Previsto il calo trimestrale piu’ intenso della produttivita’ in quasi quattro anni.
Il controverso economista (grillino o berlusconiano?) Alberto Bagnai interviene sul blog di Grillo ammiccando al Movimento 5 Stelle. Ritorno alla lira? Uscita dall’Europa? GUARDA IL VIDEO.
Il finanziere ha giĂ ridotto drasticamente tutte le esposizioni legate all’euro. Le regole dell’Eurozona hanno fatto sprofondare “i paesi sud-europei (dunque anche l’Italia), contro la loro volontĂ , in una lunga depressione”. VIDEO
Per il periodo 2014-2020, tagliati i tetti massimi relativi agli impegni e ai pagamenti effettivi, ovvero la liquiditĂ messa a disposizione. Rigoristi Cameron-Merkel contro asse Hollande-Monti. L’Italia risparmia 500 milioni. Sconfitta la Francia.
L’annuncio del primo ministro Petr Necas dopo i dubbi espressi da Monti circa un accordo raggiungibile in giornata. Riduzione piu’ difficile. braccio di ferro sul budget europeo per il 2014-2020 continua.
Oggi la decisione sui tassi. Si prevede giĂ un nulla di fatto. E d’altronde è sempre Angela Merkel che decide i destini dell’Europa. Rispondendo all’allarme lanciato da Hollande, afferma che “l’euro non è sopravvalutato”.
Migliaia di funzionari guadagnano 18.370 euro al mese, piu’ di Angela Merkel (€16.359). Mentre tanti cittadini non riescono ad arrivare alla fine del mese, i sindacati protestano contro il progetto di riduzione dei salari.
La critica non arriva da un euroscettico, ma da un vero europeista. Hans Magnus Enzensberger (foto), uno dei maggiori intellettuali tedeschi. Nel suo ultimo libro scrive che il «deficit democratico» dell’Unione Europea è inaccettabile.