Unione Europea pagina 282
E’ la regola aurea per superare una crisi. Lo dimostra il boom di Instanbul negli ultimi 10 anni: Pil +8% anche nel 2011, frutto delle riforme in chiave democratica. Parla il ministro per gli Affari Europei Bagis.
Durante la crisi 2008 i potenti lobbisti di Bruxelles hanno impedito la riforma del settore. Ma ora il Parlamento ha convinto alcuni ex colleghi a passare dall’altra parte: Finance Watch chiede di “mettere la finanza al servizio della societa’” e cambiare le agenzie di rating.
«Stavolta non abbiamo un piano B», dice Berlusconi. La verità è che nessuno ha un «piano B», non solo il premier e il centrodestra. Perché in questa fase la caduta del governo — per quanto auspicata dalle opposizioni — spiazzerebbe tutte le forze politiche. Ipotesi Letta, Schifani, governo tecnico.
La riunione di emergenza tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel su come risolvere la crisi dell’euro e’ andata male. I due sono stati incapaci di colmare le distanze sulla questione chiave: come e di quanto aumentare i capitali del fondo “salva-stati”. Ma sara’ vero?
Ispezioni improvvise in diversi istituti. Sequestro di documenti. Ipotesi accusatoria: “violazione delle regole antitrust che vietano cartelli e pratiche anti-concorrenziali”. L’Euribor, fissato da piĂą di 40 banche, si applica su prestiti denominati in euro e altri strumenti di debito, per un valore di trilioni di euro.
Ancora in rialzo il differenziale Btp-Bund. Il ministro delle finanze Schaeuble non ha escluso la possibilità di utilizzo della leva per il fondo Efsf. Il parlamento approva l’allargamento del fondo.
Pronto un avviso di messa in mora per l’Italia, condannata gia’ nel 2010 per violazione della normativa comunitaria. Importo sanzione determinato in base alla gravita’ dell’infrazione.
Conseguenza diretta del downgrade sul debito sovrano del nostro paese. Colpite Mediobanca, Bnl, Findomestic e Intesa SanPaolo, insieme alle controllate Banca IMI e BIIS, oltre alla Cassa di Risparmio di Bologna. Appello del presidente Abi.
Prima le banche, poi agli stati. I contribuenti sono stufi di pagare. Ma punire i banchieri, per quanto comprensibile, rischia di peggiorare le cose. In un mondo finanziario globale, l’Ue subirebbe una fuga di derivati, bond e azioni.
Ancora fuga da asset rischiosi, alla ricerca di oro e bond, dopo i dati deboli di venerdì sul mercato del lavoro negli States. Nikkei (-1,86% in chiusura), Seul (-4,14%). In calo gli energetici, su i preziosi. Eurodollaro a $1,4140.