Dopo 4 anni dalla firma del Memorandum sulla Via della Seta, il Governo Meloni ha deciso di interrompere gli accordi con la Cina
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Via della Seta
La Via della Seta è un reticolo di itinerari terrestri, marittimi e fluviali, per un totale di circa 8.000 Km, attraverso i quali, nell’antichità, nacque e si sviluppò il commercio fra Asia e Europa, in particolare fra l’Impero Cinese e quello Romano.
Via della seta: il percorso
Il tracciato che veniva attraversato dalle carovane che trasportavano le merci passava attraverso Asia centrale e Medio Oriente, mettendo in collegamento Chang’an (attuale Xi’an), in Cina, l’Asia Minore e il Mediterraneo attraverso il Medio Oriente e il Vicino Oriente.
Dal percorso principale si estendevano delle diramazioni che portavano a Est fino a Corea e Giappone e, a Sud, fino all’India. A dare il nome di Via della Seta a questo lungo percorso fu il geografo tedesco Ferdinand von Richthofen che, nel 1877, scrisse l’opera Tagebucher aus China nella quale, nell’introduzione, viene nominata la Seidenstraße, Via della Seta, per l’appunto.
Nuova Via della Setta: il progetto
Da allora molte cose sono cambiate: infrastrutture, merci e tecniche di produzione, mezzi di trasporto hanno fatto un notevole balzo in avanti. I tempi moderni hanno fatto sì che la Repubblica Popolare Cinese abbia pensato a una Nuova Via della Setta che permetta di migliorare, ulteriormente, i collegamenti commerciali con i Paesi nell’Eurasia.
Nel nuovo tracciato sono comprese le antiche direttrici terrestri e marinare, lo scopo è quello di ampliare i contatti coinvolgendo oltre che Cina, Asia Centrale, Asia Settentrionale, Asia Occidentale, anche Paesi e zone presenti lungo l’Oceano Indiano e quelle del bacino del Mediterraneo.
Quest’ultimo aspetto coinvolge direttamente anche l’Italia, con il Governo impegnato a chiudere nuovi accordi commerciali in tal senso e a dotare il Paese, la Sicilia in particolare, di infrastrutture di trasporto e logistica in grado di supportare il previsto aumento di quantità di merci in arrivo, nonché l’aumento del traffico stradale e marittimo.
Su Wall Street Italia trovi tutte le notizie relative alla Nuova Via della Seta, gli stanziamenti del Governo Italiano e le relazioni con la Cina: come cambierà il commercio da e con l’Oriente.
Le esportazioni italiane in Cina sono triplicate in poco più di un anno. Ad oggi, ammontano a oltre 3 miliardi di euro. I motivi, però, non sono del tutto chiari.
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La firma del Memorandum of Understanding fra Cina e Italia, lo scorso marzo, ha riportato al centro del dibattito opportunità e dubbi sulla cosiddetta Belt and Road Initiative (Bri), il progetto infrastrutturale avviato nel 2013 dalla presidenza di Xi Jinping. Gli obiettivi alla base dell’iniziativa sono molteplici, non tutti di natura strettamente economica. Di sicuro,
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