Wikileaks pagina 7
Dopo 30 anni, una rivoluzione in 18 giorni: il potere passa all’esercito, che assicura ‘Elezioni libere’. Centinaia di migliaia di persone euforiche a Piazza Tahrir. Alcuni in lacrime altri ballano sventolando bandiere egiziane. Un fantoccio del rais impiccato. La Svizzera congela i conti bancari di Mubarak.
Nel 17esimo giorno di proteste il rais dara’ un discorso in tv, pre-registrato, in cui trasferira’ il potere al vice presidente Suleiman. Non confermate alcune voci secondo cui il rais avrebbe gia’ lasciato il paese. E’ un golpe morbido, controllato da militari e americani.
Episodi, risulta dalle rivelazioni di Wikileaks, avvenuti durante i respingimenti in Libia. Il caso riguarda passeggeri in possesso di attestati rilasciati dall’Alto commissariato dei rifugiati delle Nazioni Unite. Nulla da fare. I militari usano la forza e alcuni degli africani vengono picchiati dagli italiani con bastoni di plastica e di metallo.
Si corre il rischio di un 11 settembre nucleare. L’organizzazione terrorista di matrice islamica – e con lei alcuni gruppi jihadisti – e’ sul punto di produrre armi radioattive e costruire bombe “sporche”, stando alle rivelazioni di WikiLeaks.
Lo si legge nel resoconto del viaggio a Roma del leader libico dell’ambasciatore italiano a Tripoli, Francesco Trupiano, all’ambasciatore americano e quelli europei pubblicato da Wikileaks.
Il rischio c’e’ dopo che frodi e cattiva gestione hanno aperto un buco da $900 milioni (3 volte le stime) nelle casse della prima banca afghana, “too big too fail”, da cui passano i pagamenti dall’occidente. Perdite forse irrecuperabili.
In migliaia in rivolta, centinaia gli arresti. Almeno 5 morti al Cairo e 13 a Suez. Incendi ovunque. Carrarmati nelle strade. Ai domiciliari il Nobel El Baradei. Linee aeree ferme per 12 ore dalla capitale. Biden: Mubarak non e’ un dittatore GUARDA IL VIDEO. Gli Usa potrebbero revocare gli aiuti. SEGUI LA DIRETTA LIVE
Si tratta del numero uno di una delle piu’ importanti aziende spaziali della Germania (nella foto). Era a capo della missione Galileo dell’Ue. Rimosso dal suo incarico dopo che nei ‘cable’ diplomatici…
Ci sono singoli individui, multinazionali, istituzioni finanziarie e hedge fund di Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Austria, Svizzera, Asia. A consegnare i nomi ad Assange Rudolf Elmer (ex Julius Baer).
Dopo settimane di speculazioni arriva la conferma di quanto si vociferava. Decine di migliaia di documenti pronti a essere pubblicati presto. A riportarlo i media americani.