L’Italia riuscirà a superare l’esame di Bruxelles sul debito pubblico. Ne è convinto ministro dell’Economia Giovanni Tria, che lancia così un messaggio di ottimismo sul DEF, approvato lo scorso lunedì, nonostante gli ultimi dati ufficiali del governo indichino un trend ancora in crescita.
Nel Documento di economia e finanza (DEF) approvato a inizio settimana il Tesoro ha indicato per il 2019 un debito al 132,6% del Pil dal 132,2% nel 2018, rapporto che si dovrebbe ridurre al 131,3% nel 2020.
“Ho buoni motivi per credere che, grazie agli ultimi provvedimenti, alle proiezioni contenute nel DEF e all’aggiustamento del deficit strutturale, l’esame sarà superato anche questa volta”, ha detto il ministro in una intervista al Messaggero.
Le dichiarazioni di Tria arrivano a ridosso del nuovo monito del commissario Ue per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, che, parlando a margine dei lavori del Fmi con Class Cnbc e Sky Tg24, ha sottolineato che il rispetto delle regole su deficit e debito è una questione di credibilità. Moscovici ha aggiunto che decisone sul DEF arriverà il 7 maggio “e dovranno tornare i conti sulla base delle nostre indicazioni”.