Mentre prosegue la stagione delle trimestrali Usa, i conti dei big hi-tech Usa mostrano un fotografia a luci e ombre per il settore, con buoni risultati per Microsoft e deludenti per Alphabet. Ieri ad alzare il velo sui conti dei tre mesi chiusi a settembre è stata Alphabet: il colosso tecnologico a cui fa capo Google ha comunicato di aver registrato un utile per azione di 1,06 dollari su ricavi di 69,09 miliardi, contro attese per 1,25 dollari su 70,58 miliardi. A deludere sono stati i ricavi di YouTube, pari a 7,07 miliardi contro i 7,42 miliardi delle attese. Mentre sopra il consensus, invece, si è attestato il giro d’affari di Google Cloud, pari a 6,9 miliardi (contro i 6,69 miliardi previsti dagli analisti). I
Complessivamente l’aumento dei ricavi ha segnato una frenata, passando dal 41% dello stesso trimestre dello scorso anno al 6%, a causa del continuo calo delle spese per gli annunci pubblicitari online: escludendo un trimestre durante la pandemia di coronavirus, si tratta del dato più debole per la crescita dal 2013. In particolare, i ricavi dalla pubblicità su YouTube hanno segnato una flessione di circa il 2% a 7,07 miliardi, contro attese per un rialzo del 3%; nel complesso, i ricavi pubblicitari sono leggermente aumentati a 54,48 miliardi. Sundar Pichai, ceo di Alphabet e Google, ha commentato:
“Stiamo rafforzando la nostra attenzione su una chiara serie di priorità di prodotto e di business. Gli annunci di prodotto che abbiamo fatto solo nell’ultimo mese lo hanno dimostrato in modo molto chiaro, inclusi miglioramenti significativi sia nella ricerca che nella cloud, grazie all’intelligenza artificiale, e nuovi modi per monetizzare YouTube Shorts. Ci concentriamo sia sull’investimento responsabile a lungo termine sia sull’essere reattivi all’ambiente economico”.
Pesanti per ripercussioni sul titolo: dopo la pubblicazione dei dati, il titolo di Alphabet cedeva quasi il 6% nell’after-hours. Da inizio anno, il titolo di Alphabet ha lasciato sul terreno il 28%.
Microsoft: utili e ricavi sopra le attese
Meglio è andata a Microsoft che ha registrato profitti e ricavi sopra le attese: in particolare, gli utili sono stati pari a 2,35 dollari per azione su ricavi di 50,12 miliardi di dollari, mentre le attese erano per 2,30 dollari su 49,61 miliardi. I ricavi totali sono cresciuti dell’11% rispetto a un anno prima, l’utile netto è diminuito del 14% a 17,56 miliardi di dollari. Il margine lordo è stato del 69,2%, contro il 69,8% delle attese.
Leggermente deludenti i dati del cloud: il segmento che include Azure, Windows Server, SQL Server, Nuance ed Enterprise Services ha generato ricavi per 20,33 miliardi, in rialzo del 20% ma sotto i 20,36 miliardi attesi dal consensus.
Dall’inizio dell’anno, il titolo di Microsoft ha perso circa il 26%, mentre l’indice S&P 500 ha ceduto quasi il 20%. Gli analisti avevano recentemente abbassato le loro previsioni su Microsoft a causa di un calo delle consegne di computer e di un dollaro sempre più forte rispetto alle altre valute.