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Trimestrali hi-tech Usa, batosta per Amazon. Meglio Apple

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Si moltiplicano i segnali sul cattavo stato di salute dei big hi-tech americani. Dopo Meta e Alphabet, ad alzare il velo sui conti dell’ultimo trimestre sono stati Amazon e Apple.

Partiamo da Amazon, che paga alto il prezzo dell’alta inflazione: il gigante dell’e-commerce ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in calo del 15% a 127,1 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti. Male anche le stime per gli ultimi tre mesi dell’anno, quando sono attesi ricavi per 140,0-148,0 miliardi, sotto le previsioni del mercato che scommetteva su 155,2 miliardi. In calo l’utile netto, in flessione a 2,9 miliardi, o 28 centesimi per azione, meglio dei 22 centesimi attesi dagli analisti. L’amministratore delegato Andy Jassy ha commentato:

“Siamo incoraggiati dai progressi che stiamo facendo nel ridurre i costi e abbiamo una serie di iniziative che riteniamo porteranno a una più forte struttura dei costi. Molte cose stanno accadendo e bilanceremo i nostri investimenti senza compromettere le nostre scommesse strategiche di lungo termine. Quello che non cambierà è la nostra maniacale attenzione all’esperienza dei consumatori”.

Pesanti le ripercussioni sui titoli. Le stime deludenti sulle vendite del trimestre in corso hanno affondato le azioni a Wall Street, dove nelle contrattazioni after hours è arrivata a perdere fino al 21%.

Apple: utili sopra le attese ma ricavi iPhone deludono

E’ andata meglio ad Apple, che si è lasciata alle spalle una trimestrale sopra le attese anche se i ricavi di alcuni dei suoi prodotti principali, a partire dall’iPhone, sono stati leggermente inferiori al consensus. I titoli Apple sono stati però in calo nelle contrattazioni after hours a Wall Street, dove sono arrivati a perdere il 5%.

Nel quarto trimestre dell’esercizio fiscale, il colosso di Cupertino ha registrato ricavi in aumento dell’8,1% a 90,15 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti. Meglio delle stime anche l’utile per azione si è attestato a 1,29 dollari, sopra le attese.

I ricavi dall’iPhone sono saliti del 9,7% a 42,63 miliardi, meno delle previsioni del mercato che scommetteva su 43,21 miliardi: questo sullo sfondo di un calo trimestrale del 9% per il mercato globale degli smartphone che, complice l’impennata dell’inflazione, registra il terzo calo consecutivo dell’anno. I ricavi da Mac hanno segnato una crescita del 25% a 11,51 miliardi.