Dopo la pubblicazione dei conti del quarto trimestre dei big della finanza, ora i riflettori di Wall Street sono tutti puntati sui conti dei Magnifici sette, ovvero i sette titoli responsabili di circa il 70% dei guadagni della Borsa Usa nel 2023. Stiamo parlando di Nvidia, Tesla, Meta, Apple, Amazon, Microsoft e Alphabet.
Calendario delle trimestrali dei Magnifici sette
La prima ad alzare il velo sui conti dell’ultimo trimestre sarà Tesla (24 gennaio), il giorno successivo sarà la volta di Apple, seguiranno a ruota le altre.
Ecco le date, in cui verranno rese note le trimestrali:
- 24 gennaio: Tesla
- 25 gennaio: Apple
- 30 gennaio: Microsoft
- 31 gennaio: Amazon
- 1 febbraio: Meta, Alphabet
- 21 febbraio: Nvidia
Cosa aspettarsi dalle trimestrali
Dopo un terzo trimestre positivo, secondo le previsioni degli analisti di UBS Global Wealth Management, il trend di crescita degli utili delle big tech a stelle e strisce è destinato ad accelerare nel quarto trimestre, e anche oltre. Gli esperti della banca elvetica si aspettano, nell’ultimo trimestre dell’anno fiscale, una aumento su base annua degli eps del 10%. Una percentuale che potrebbe raggiungere tranquillamente il +16% per l’intero 2024.
Allargando invece lo sguardo allo S&P 500, le previsioni per il 2024 e il 2025 sono rispettivamente per eps medi tra i 240 e 255 dollari con una crescita stimata su base annua rispettivamente dell’8% e del 6%.
“Nonostante un contesto di rallentamento della crescita del PIL, riteniamo che la ripresa del segmento dei beni dell’economia dovrebbe contribuire a sostenere gli utili dello S&P 500”, spiegano, aggiungendo di aver rivisto al rialzo le aspettative per il quarto trimestre. “Aumentiamo leggermente le nostre stime sull’utile per azione (EPS) dello S&P 500 per l’intero anno 2023, portandole a 223 dollari, da 220 dollari. Ciò riflette una crescita dell’1% rispetto al 2022”.
Siamo di fronte ad una nuova bolla hi-tech?
Di fronte al boom dei prezzi, registrato nel 2023, dai titoli hi-tech Usa, sono molti gli investitori a chiedersi se ci si trova nel mezzo di una nuova bolla tecnologica, dai contorni similia a quella del 2000. Un’ipotesi che escludono gli analisti di Morningstar, secondo i quali “i rialzi di questi titoli non sono semplici speculazioni, in quanto Nvidia e anche altre società hanno superato le stime sugli utili. Inoltre, ci sono diversi mega trend che spingono il settore, tra cui l’e-commerce e il cloud computing. Queste tendenze si sono affermate nel corso degli anni, determinando una sovra-performance dell’indice tecnologico rispetto ad altri settori”.
A questo proposito, in una nota recente, Raheel Siddiqui, Senior Investment Strategist di Neuberger Berman, ha ricordato che, in un contesto di crescita difficile, lo scorso anno questi pesi massimi di Wall Street hanno ottenuto risultati impressionanti, con utili netti cresciuti del 34% rispetto all’1% degli altri 493 titoli dell’S&P 500, mentre i multipli di prezzo sono aumentati del 30% rispetto al 9% di tutti gli altri.
Ricordiamo che, per effetto della crescita delle quotazioni, Apple e Microsoft sono diventate le più grandi società al mondo per capitalizzazione di Borsa; Nvidia è quarta, avendo superato i mille miliardi di dollari di capitalizzazione l’anno scorso.