ROMA (WSI) – La crisi dell’Eurozona è ben lontana dall’essersi conclusa, ed è puntualmente confermata dalle riunioni costanti che si svolgono tra i rappresentanti della Troika (ovvero del Fondo Monetario Internazionale, della Bce e della Commissione europea) e tra quelli del paese di turno.
Questa settimana tocca alla Grecia; gli ispettori tornano infatti ad Atene per valutare l’economia del paese. Precisamente, i colloqui si svolgeranno a partire da oggi con il ministro delle Finanze Yannis Stournaras. In calendario: valutare se la Grecia merita di ricevere la prossima tranche di aiuti, per un valore di 8,1 miliardi di euro.
Due sono però gli ostacoli: da un lato, il programma di privatizzazione intrapreso da Atene, che fa fatica a decollare e centrare i target richiesti. Il progetto del governo di vendere la sua rete di gas DEPA è miseramente fallito.
Altro ostacolo: i licenziamenti di altri dipendenti pubblici. La troika vuole infatti che vengano licenziate di migliaia di dipendenti pubblici: esiste dunque il rischio, come riportano diversi rumor, che alla fine la troika verserà solo una porzione degli 8,1 miliardi di aiuti previsti.