NEW YORK (WSI) – In caso di truffa al bancomat causata dalla manomissione da parte di terzi, e’ la banca il principale responsabile. Quest’ultima, pertanto, e’ tenuta a risarcire il cliente. Questo anche anche quando il titolare della carta non la blocca immediatamente e non fa attenzione a nascondere il Pin quando lo digita. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 806, che ribalta un doppio verdetto sfavorevole ad un correntista, vittima di una truffa durante un’operazione di prelievo.
“Quest’ultimo – come riporta il Sole 24 ore – dopo aver tentato di eseguire un prelievo bancomat, aveva visto l’apparecchio trattenere la carta, con la scritta visualizzata «carta illeggibile», seguita da «sportello fuori servizio». Un inconveniente che il cliente aveva segnalato al vicedirettore della filiale, che lo aveva invitato a passare il giorno dopo; consiglio seguito, senza però rientrare in possesso della carta, che non era stata trovata. Trascorsi un paio di giorni il correntista si era accorto che dal suo conto erano stati prelevati circa 7.000 euro, un “salasso” del quale aveva messo al corrente per iscritto il funzionario, aspettando però ancora 24 ore prima di denunciare il tutto all’autorità giudiziaria”.