(9Colonne) – Roma, 12 mar – Un’Italia truffaldina che strumentalizza lo Stato e colpisce le imprese e i cittadini, ricorrendo a ingegnosi artifici e astuti stratagemmi che producono numerose e quotidiane illegalità. Reati, in apparenza piccoli, ma in grado di distruggere una famiglia o un’impresa. Questo il ritratto a tinte fosche che emerge dallo studio “Il Bel Paese delle truffe. Costi e vittime di un reato antico e moderno” realizzato dal Centro Studi Temi della Confesercenti. La ricerca evidenzia, attraverso dati e notizie, il fenomeno delle truffe relativo agli anni 2001-2006. A cadere nel mirino dei truffatori sono soprattutto anziani, commercianti e piccole imprese. Mediamente un italiano su tre è vittima delle truffe, con 15 milioni di cittadini colpiti. I numeri sono impressionanti: circa 18 miliardi il giro d’affari annuo. Una torta gigantesca, le cui fette più sostanziose finiscono nelle tasche di maghi e occultisti per circa 5 miliardi di euro, in quelle di criminali che praticano frodi telematiche per altri 5 miliardi di euro, nelle mani di truffatori ai danni dell’Ue, dello Stato e delle Regioni, per circa 3,5 miliardi di euro. A questi si aggiungono i 4,6 miliardi di euro di truffe subite dai commercianti. Nel periodo 2001-2004 sono stati registrati 300.363 casi di truffa a fronte dei 145.212 del triennio precedente. L’incidenza percentuale di questo reato, sul totale generale dei delitti è più che raddoppiata, passando dal 2,1% del triennio 1998-2001 al 4,3% del periodo successivo.