Trump-Biden: domani il primo dibattito tv tra i due leader politici fra veleni e scandali
Saranno tenuti a non stringersi la mano, per ragioni anti-contagio, ma è difficile immaginare che per Donald Trump e Joe Biden, candidati alla presidenza degli Stati Uniti, possa essere un grande sacrificio.
A precedere il primo dibattito televisivo di martedì 29 settembre fra il leader democratico e il presidente uscente, infatti, i veleni continuano a scorrere abbondanti. Trump in particolare, ha chiesto di sottoporre se stesso e lo sfidante a un test antidoping per appurare che Biden non cerchi aiuti esterni: secondo il tycoon, infatti, il rendimento nei comizi dell’ex vicepresidente sarebbe stato talmente altalenante che “solo l’assunzione di sostanze può aver causato queste discrepanze“, ha detto Trump.
Trump-Biden: i primi appuntamenti
Il dibattito televisivo che darà il via ai confronti diretti fra Biden e Trump si terrà domani (29 settembre) a Cleveland, Ohio, presso la Case Western Reserve University.
L’orario italiano del confronto sarà a partire dalle 3 del mattino. Si tratterà di un dibattito della durata di 90 minuti, diviso in sei differenti macroargomenti.
I dibattiti televisivi si terranno poi il 15 ottobre in Florida e il 22 ottobre in Tennessee.
I problemi con il fisco di Trump
Nel frattempo il New York Times ha sottoposto all’attenzione del Paese, grazie a documenti inediti pubblicati per la prima volta, le (poche) tasse che Donald Trump avrebbe pagato nell’arco degli ultimi 15 anni. “Donald Trump, ha pagato solo 750 dollari di tasse federali sul reddito nel 2016 e altri 750 nel 2017”, ha scritto il Nyt, “non ha pagato alcuna imposta sul reddito in 10 dei 15 anni precedenti, in gran parte perché ha denunciato di aver perso molto più denaro di quello che ha guadagnato”.
Inoltre, su Trump, incombe una “battaglia decennale con l’Agenzia delle Entrate sulla legittimità di un rimborso fiscale di 72,9 milioni di dollari che ha rivendicato e ricevuto dopo aver dichiarato enormi perdite.
Una sentenza avversa potrebbe costargli oltre 100 milioni di dollari”, ha scritto il New York Times. A rincarare la dose è la notizia, sempre riferita dal noto quotidiano, per la quale il padre di Trump avrebbe trasferito ai figli un miliardo di dollari in modo da eludere una tassazione al 55%. Grazie alle manovre di Fred Trump tale prelievo fiscale sarebbe sceso al 5% sottraendo alle casse pubbliche circa mezzo milione.