Si parla da settimane ormai dell’intervento che il neo presidente americano Donald Trump terrà al Congresso stasera. Il leader Repubblicano reciterà il suo primo Stato dell’Unione e a prestare estrema attenzione non saranno solo cittadini e commentatori, bensì soprattutto gli investitori.
Il mercato si è stancato di fare affidamento su un anno di promesse elettorali quando si tratta di un’agenda favorevole alla crescita del mercato del lavoro e dell’economia. Trump ha promesso di investire di più nei progetti infrastrutturali e di abbassare il carico fiscale. Ora trader e analisti si aspettano che il commander-in-chief passi ai fatti.
L’agenda politico economica “inflativa” di Trump, fatta di investimenti pubblici massicci e riforma del fisco per alleggerire il peso delle tasse su aziende e famiglie, ha spinto il dollaro Usa, l’azionario e i tassi di interesse dei titoli di Stato in rialzo (segui live blog di mercato).
Quale occasione migliore del discorso sullo “Stato dell’Unione” (State of the Union) per dare ai gestori i dettagli che pretendono di conoscere e su cui gli investitori speculano da mesi. “Abbiamo bisogno di avere qualche dettaglio in mezzo a tante parole”, dice a Bloomberg Sean Simko, che ha in gestione attivi del reddito fisso per un valore complessivo di $8 miliardi presso SEI Investments, società con sede in Pennsylvania.
Il mercato nutre grandi speranze nel bazooka fiscale dell’amministrazione Trump. Se dovesse rimanere deluse per le Borse e il biglietto verde saranno guai, fa capire il gestore.
“Ci servono più informazioni in termini di numeri o persino in termini di tempi. Se non verranno forniti dettagli di questo tipo, gli investimenti negli asset maggiormente rischiosi potrebbero finire di colpo”.