Dopo il social network Tiktok ora il presidente Trump sembra avere messo nel mirino il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba.
La possibilità di limitare l’attività negli Usa di Alibaba arriva dopo la firma di un nuovo ordine esecutivo nel quale si chiarisce che il colosso cinese di internet ByteDance, deve cedere la sua partecipazione nell’app Musical.ly che ha acquistato e fuso con TikTok.
Il provvedimento è legato a sua volta alle restrizioni decise la scorsa settimana dal presidente Trump, che ha ordinato a TikTok e WeChat di cessare tutte le loro operazioni negli Usa.
“Sì, stiamo considerando altre cose, è vero”, ha risposto Trump nel corso di una conferenza stampa al giornalista che gli chiedeva se Washington stesse valutando nuovi bandi ad aziende cinesi nel Paese. Le motivazioni sono lo stesse: le aziende tecnologiche cinesi minacciano la sicurezza nazionale, sottraggono illecitamente dati agli utenti, spiano per conto di Pechino.
Pertanto adesso Alibaba appare il nuovo capro espiatorio da usare in quella che da pura guerra commerciale si sta trasformando in una tech-war e in sostanza in uno scontro politico per affermare la primazia a livello mondiale.
Alibaba non è stata ancora minacciata con lo stesso tipo di sanzioni che il presidente Trump ha proposto o imposto ad altre aziende tecnologiche cinesi.
Il colosso Alibaba ha chiuso il 2019 con risultati record, i ricavi sono saliti del 38% a 161,4 miliardi di yuan (quasi 23,2 miliardi di dollari) e con un utile netto pari a 50,1 miliardi di yuan (circa 7,2 miliardi di dollari).