Nuova picconata di Donald Trump al libero scambio nel commercio internazionale. Durante il secondo giorno di visita in Giappone, prima tappa della missione asiatica che si concluderà nelle Filippine il 14 novembre prossimo, il presidente degli Stati Uniti non ha perso occasione per criticare i rapporti commerciali con il Sol Levante, difendendo allo stesso tempo la decisione di uscire dall’alleanza commerciale del Tpp.
Trump ha anche definito l’economia del Giappone “non ai livelli della nostra”, sottolineando che in futuro le cose dovrebbero rimanere così (vedi video sotto). Quella del Giappone è la terza potenza economica al mondo e la seconda in Asia dietro alla Cina.
“Dobbiamo fare di più. Gli Stati Uniti hanno subito un enorme deficit commerciale a favore del Giappone per molti, molti anni”, ha dichiarato Trump, nell’incontro con gli imprenditori statunitensi e giapponesi all’Ambasciata statunitense di Tokyo. “Vogliamo un commercio giusto e reciproco. In questo momento il nostro commercio con il Giappone non è libero né reciproco, ma so che lo diventerà”.
In base ai conti del Dipartimento del Tesoro Usa, alla fine del 2016, il surplus commerciale di Tokyo nei confronti degli Usa era pari a 69 miliardi di dollari. Una cifra che Trump non ha esitato a definire “enorme”.
Trump: Japanese economy not as good as ours from CNBC.
Allo stesso tempo, Trump ha difeso la decisione degli Stati Uniti di uscire dalla Trans-Pacific Partnership.
“Il Tpp non era la risposta giusta”, ha spiegato Trump, aggiungendo che “Avremo scambi molto maggiori nel modo in cui stiamo facendo ora e si creerà una situazione molto meno complessa”.
Un esponente di alto profilo Usa ha attaccato Trump, dicendo che la decisione di abbandonare il TPP è stato un errore strategico grave, che si ritorcerà contro gli Stati Uniti. Michael Froman, rappresentate del commercio Usa sotto Obama, ha avvertito che l’America diventerà meno competitiva nella regione ora che altri paesi stringeranno accordi commerciali tra di loro. Trump non vuole isolare gli Usa ma ha detto di preferire accordi bilaterali commerciali al patto di commercio internazionale.
Per Froman, tuttavia, la decisione equivale a una ritirata della leadership Usa nella regione ricca di potenzialità dell’Asia-Pacifico. “Penso che l’amministrazione Trump abbia gettato le basi per una regione Asia-Pacifico sempre più sino-centrica“, ha dichiarato qualche giorno fa. “Non è nell’interesse di un sistema di commercio globale, aperto, libero e regolamentato”.