Fallita l’ipotesi di rimozione, la Camera Usa ha approvato, con una procedura lampo di un solo giorno, l’impeachment più veloce di sempre contro Donald Trump, che diventa così il primo presidente della storia ad essere messo in stato d’accusa due volte.
Ai 222 democratici si sono uniti 10 repubblicani (mentre altri 5 si sono astenuti) su 211, la metà di quelli previsti dalla Casa Bianca.
L’accusa è di incitamento all’insurrezione per aver istigato in un comizio i suoi fan ad assaltare il Congresso e impedire la certificazione della vittoria di Joe Biden, che ha contestato per settimane evocando inesistenti brogli elettorali e minacciando anche il segretario di Stato della Georgia.
“Trump è un pericolo evidente ed immediato, ha incitato la ribellione armata contro la nazione, deve essere destituito”, ha denunciato in aula prima del voto la speaker della Camera Nancy Pelosi, definendo i rivoltosi non “patrioti”, come li ha chiamati il presidente, ma “terroristi”.
Trump, martedì prossimo il voto al Senato
La palla passa ora al Senato, che dovrà esprimersi sull’impeachment, martedì prossimo, il giorno prima dell’insediamento di Biden alla Casa Bianca.
Per condannare Trump, il Senato ha bisogno di un maggioranza dei due terzi: i seggi nella Camera alta del Congresso sono ora divisi esattamente a metà tra repubblicani e democratici.
Secondo quanto riportano i media Usa, il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell ha fatto sapere che non intende convocare una sessione d’urgenza della Camera Alta per celebrare il processo di impeachment contro Donald Trump, facendolo così slittare a dopo la fine del mandato.
McConnell ha inoltre scritto in una lettera ai colleghi del partito repubblicano di non aver deciso come votare sull’impeachment di Trump.
Paura proteste per insediamento Biden
Crescono intanto i timori per nuove proteste violente per la cerimonia di insediamento di Biden. I 15.000 agenti della Guardia Nazionale a Washington saranno in parte armati, e il Secret Service sta allestendo una maxi-operazione di sicurezza per blindare la città. Ad oggi, almeno 16 gruppi, di cui alcuni armati, si sono fatti avanti per manifestare.