MILANO (WSI) – Il mondo della finanza, l’establishment del partito Repubblicano e, stando ai sondaggi di poco tempo fa, anche la maggioranza degli americani sperano che Donald Trump non diventi il prossimo presidente degli Stati Uniti. Il miliardario, candidato alla corsa nelle primarie repubblicane, è stato oggetto anche di alcuni commenti assai duri da parte di Ian Winer, co-responsabile della divisione azionario di Wedbush Securities. In un’intervista Winer ha dichiarato:
La gente è molto preoccupata in qualsiasi scenario che non sia la vittoria di Hillary Clinton: è la persona più amichevole coi mercati che potremmo avere. Se Donald Trump dovesse essere in testa anche domani [oggi ndr.] prendendosi sia la Florida che l’Ohio, penso che i mercati diventerebbero nervosi. La maggior parte delle politiche di Trump è all’insegna del protezionismo e questo sarebbe un grosso problema per l’economia. Se Trump dovesse agire sulla base delle sue parole e della sua economia di terza classe, saremmo nei guai […] sarebbe un danno per tutto ciò che è relazionato al commercio”.
Winer poi lancia una previsione catastrofica sulle conseguenze che l’affermazione di Trump avrebbe su Wall Street:
Se Donald Trump diventa presidente di questo Paese, lo S&P crollerà a mille punti [un calo circa del 50%] … la gente sembra non considerarlo, ma non c’è modo di evitare che l’economia e il mercato non verranno duramente colpiti.
In conclusione:
“Se Trump o Bernie Sanders vincessero, andrei a vivere più o meno dappertutto meno che qui [negli Usa]”.
E agli investitori consiglia:
“Se uno di questi due diventerà presidente, puntate sull’immobiliare canadese e siate nervosi sul mercato immobiliare di Florida e Arizona”.
Oggi cinque stati americani sono chiamati al voto, fra questi il più importante è la Florida. Secondo i sondaggi Donald Trump è davanti a Marco Rubio di 24 punti percentuali: 46% contro 22% dei consensi, seguono il 14% di Ted Cruz e il 10% di John Kasich. In Florida anche Hillary Clinton, per quanto riguarda le primarie dei democratici, è in larghissimo vantaggio su Bernie Sanders.