NEW YORK (WSI) – “Putin è meglio di Obama”. Con questa provocazione Donald Trump torna all’attacco del presidente degli Stati Uniti, non nascondendo allo stesso tempo la sua ammirazione per il Presidente russo.Lo ha fatto ieri nel corso di un dibattito sulla sicurezza nazionale, dove si è confrontato a distanza con Hillary Clinton, a bordo della portaerei-museo Intrepid ancorata nel porto di New York.
I due candidati alla Casa Bianca hanno condiviso lo stesso palcoscenico senza però incontrarsi, nel corso di quello che può essere considerato il loro primo dibattito televisivo, in attesa del confronto del 26 settembre all’università di Hofstra.
L’ammirazione espressa da Trump per il Presidente russo non è stata nascosta:
“Nel suo Paese è stato un leader molto più di quanto lo sia stato il nostro Presidente qui. Barack Obama ha diviso l’America”.
Non si e’ fatta attendere la risposta da parte della Clinton:
“Trump è inadatto a guidare l’America. Il suo temperamento instabile è pericoloso” ha ribattuto Hillary Clinton, una volta arrivato il suo turno.
Sulla politica estera, terreno su cui ha giocato in difesa, Trump ha puntato sui suoi buoni rapporti con Mosca.
“Penso che avrei una relazione molto buona con Putin. Un’alleanza con la Russia ci aiuterebbe a sconfiggere l’Isis”, ha aggiunto il tycoon.
Hillary Clinton da parte sua ha promesso che le truppe di terra Usa non saranno mandate nuovamente in Iraq e ha escluso questa ipotesi anche per la Siria.
L’ex first lady ha poi fatto un mea culpa, dicendo che il suo voto come senatore a favore della guerra in Iraq nel 2002 è stato un errore ma ha sottolineato che, Trump, pur avendo sostenuto anche lui quell’azione, “rifiuta di assumersene la responsabilità”.
Su questo terreno, Trump detto di essersi opposto alla guerra in Iraq nel timore che avrebbe destabilizzato il Medio Oriente, malgrado le interviste rilasciate all’epoca lo smentiscano.
Nuove dichiarazioni sono arrivate oggi da Clinton che, nel corso di una conferenza stampa dall’aeroporto di White Plains, nello stato di New York, ha commentato di nuovo i commenti che Trump ha rivolto al presidente russo, definendole “spaventose”. Ancora, si è chiesta e ha chiesto, evidentemente insinuando ulteriori dubbi nei repubblicani già confusi. “Cosa avrebbe detto Ronald Reagan nel sentire un candidato repubblicano che attacca i generali americani e loda il presidente russo?” Aggiungendo: “quello di ieri è stato un test per Trump. E lui ha fallito”.
Fonte: La Repubblica