Con il resto del mondo “voglio un commercio che sia giusto, non il libero scambio”. Donald Trump continua a premere sul tasto del protezionismo, con nuove dichiarazioni che hanno effetti sui mercati. In un incontro con diversi dirigenti del mondo aziendale americano, il 45esimo presidente appena insediatosi alla Casa Bianca conferma anche di non aver affatto scherzato quando ha minacciato colossi automobilistici del calibro di General Motors e Toyota. Così Trump:
“Desideriamo che i nostri prodotti vengano prodotti qui”. E finalmente dice quello che i mercati da tanto tempo volevano sentire: “Ci saranno tagli alle tasse massicci per le aziende”, precisando che i vantaggi fiscali premieranno le aziende che decideranno di produrre negli Stati Uniti. Chi invece insisterà nel fabbricare i beni all’estero sarà colpito da “sostanziosi dazi doganali”.
Sempre in ambito di commercio Trump cita i casi di Cina e Giappone che, fa notare, sono paesi che esportano regolarmente negli Stati Uniti, ma che allo stesso tempo rendono difficile per le aziende americane riuscire a esportare i loro prodotti.
Il nuovo presidente Usa promette anche che la sua amministrazione ridurrà la regolamentazione attuale, che definisce fuori controllo, e che vede come un ostacolo alla possibilità che tanti progetti vengano realizzati. Così come garantisce il via libera all’avvio di nuove attività economiche attraverso una veloce approvazione all’apertura di nuove fabbriche.
Trump promette tagli massicci alle tasse non solo alle aziende, ma anche alla classe media.
“We think we can cut regulations by 75%,” Mr. Trump says at meeting with business execs; says there will be massive tax cuts for companies pic.twitter.com/c4J1StsBQV
— CBS News (@CBSNews) January 23, 2017