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Trump torna in campo: primo comizio in sei mesi, davanti a migliaia di fan

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Mentre si apprestano ad uscire una raffica di libri carichi di retroscena imbarazzanti sulla sua presidenza, Donald Trump è tornato ad esporsi al pubblico, tenendo il primo comizio in quasi sei mesi.

L’ex presidente è intervenuto sabato a Lorain County Fair Grounds presso Wellington, Ohio. E’ stato un bagno di folla che ha rievocato, sotto ogni aspetto, gli anni della presidenza e della campagna elettorale. Sul pulpito non campeggia più la scritta “Rendere di nuovo grande l’America”, bensì: “Salva l’America”. Subito sotto si legge: “Presidente Donald J. Trump”, a sottolineare ancora una volta la verità alternativa delle elezioni rubate, che le corti di giustizia chiamate in causa hanno giudicato prive di alcun fondamento (in un’intervista pubblicata oggi sull’Atlantic l’ex Procuratore Generale di Trump, William Barr, ha liquidato la teoria con queste parole: “Tutte stronzate”).

Donald Trump, bandito dai social network, non ha fatto più parlare di sé sui media per diverso tempo, benché dal suo blog gli interventi sull’attualità non sono mai venuti meno. I suoi supporter, nonostante il caldo e i mesi di silenzio, non sono mancati all’appuntamento con l’ex presidente.
In vista delle prossime elezioni mid term, i messaggi inviati da Trump sono stati marziali: “Ci riprenderemo la Camera… Joe Biden sta distruggendo la nazione sotto i nostri occhi”.

Salvare l’America, dunque, dalla sterzata a sinistra della politica americana. Un cambio di direzione testimoniato dai primi progetti di legge dalla nuova amministrazione: spesa pubblica per migliaia di miliardi, finanziata almeno in parte, con nuove tasse sui ceti più abbienti.

Trump in comizio: linea dura per un elettorato radicale

Fra gli alleati a supporto dell’ex presidente alcune figure estremiste che hanno appoggiato la sua narrazione sulle elezioni presidenziali e sull’assedio al Campidoglio del gennaio. Presente fra le “teste di serie” dell’evento anche la deputata Marjorie Taylor Greene, nota per aver appoggiato le teorie cospirazioniste di Qanon e per aver tentato l’avvio dell’impeachment ai danni di Joe Biden con l’accusa di abuso di potere.
Parallelamente l’elettorato repubblicano sembra stabilmente radicalizzato nelle proprie opinioni: secondo un sondaggio della Monmouth University solo il 34% dei repubblicani reputa che Biden abbia vinto lealmente le elezioni, mentre una maggioranza del 57% fa sua la tesi della frode elettorale.
Un altro sondaggio condotto da Reuters e Ipsos indica che il 53% degli elettori del Gop reputa che Donald Trump sia il vero vincitore delle scorse elezioni presidenziali. Di fronte a questo elettorato l’ex presidente torna a intonare gli stessi slogan: “Renderemo l’America di nuovo potente, di nuovo ricca, di nuovo forte, di nuovo orgogliosa, di nuovo sicura, renderemo l’America di nuovo grande”.