Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, oggi il presidente Donald Trump dovrebbe riconoscere Gerusalemme quale capitale di Israele e dare indicazioni al Dipartimento di Stato per avviare l’iter per il trasferimento della ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme.
Nonostante decenni di cautela americana sulla questione e gli avvertimenti dei leader della regione e della comunità internazionale sui rischi di una simile decisione, il presidente Usa sembra intenzionato ad andare avanti con la sua decisione. L’annuncio del presidente americano è previsto per le 13:00 americane, le 19 in Italia.
“Il 6 dicembre 2017, il presidente Trump riconoscerà Gerusalemme come capitale di Israele”, ha detto un funzionario del governo Usa in condizione di anonimato, evidenziando il “riconoscimento di una realtà” storica e contemporanea.
Secondo la Cnn, che cita fonti dell’amministrazione Usa, la decisione potrebbe invece slittare rispetto ai tempi previsti per via della discussione apertasi all’interno della Casa Bianca in seguito alle pressioni degli alleati, dalle cancellerie europee a quelle dei paesi arabi. In particolare si starebbe valutando come controbilanciare la decisione tenendo conto anche delle istanze dei palestinesi.
Informato da Trump dell’intenzione di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme, il presidente palestinese Abu Mazen ha ammonito l’inquilino della Casa Bianca “dei pericoli di una tale decisione sul processo di pace, sulla sicurezza e la stabilità nella regione e nel mondo”.
Tutto questo mentre i palestinesi hanno annunciato “3 giorni di collera” da mercoledì a venerdì per protestare contro tale decisione. Tutte le fazioni palestinesi hanno condannato Trump definendo la sua politica “un ricatto”. “Chiamiamo tutto il nostro popolo in Israele e nel mondo – hanno detto – a raccogliersi nei centri delle città e di fronte alle ambasciate e consolati israeliani con l’obiettivo di portare la generale rabbia popolare”.
Pesante la reazione dei mercati. Questa mattina l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha perso quasi il 2% in chiusura per effetto dell’inquietudine legata all’imminente annuncio del presidente americano. L’indice Nikkei è sceso dell’1,97%, cioè 445,34 punti, a 22.177,04, mentre l’indice Topix ha perso l’1,43%, cioè 25,55 punti, a 1.765,42.