ROMA (WSI) – Il Fondo monetario internazionale è cortesemente pregato di non partecipare al terzo salvataggio della Grecia da 86 miliardi di euro; questa la sintesi delle dichiarazioni del presidente ellenico, Alexis Tsipras, in un’intervista rilasciata al Financial Times. Dovrebbe essere, piuttosto, l’Unione Europea a seguire e supervisionare l’andamento del piano di bailout.
Tsipras, che spera una volta avviate le riforme di mettere fine per sempre all’austerity imposta dai creditori, si dichiara “confuso dall’attitudine non costruttiva del Fmi sui problemi fiscali e finanziari”, e, pertanto ritiene che il terzo salvataggio dovrebbe essere solo a carico dell’Eurozona.
In particolare la Grecia si sta mettendo di traverso alle richieste del Fondo in materia di tagli alle pensioni: secondo Atene altre entrate possono evitare dolorose riduzioni. E sull’uscita del Fmi questa l’opinione del premier greco:
Pensiamo che dopo sei anni di amministrazione sotto una crisi straordinaria, l’Europa abbia ora la capacità istituzionale per fare fronte a problemi intra-europei.
La mossa di Tsipras sembra in aperta contraddizione con la necessità, sempre ribadita, di un condono dei debiti ellenici: con l’estromissione del Fmi la Grecia perderebbe la più ben disposta delle istituzioni sovranazionali verso tale concessione. Inoltre, farebbe infuriare la Germania che vede nell’esperienza del Fondo un valore di cui le istituzioni europee hanno assoluto bisogno. Nel frattempo, Tsipras prosegue con determinazione la sua nuova veste pragmatica:
Crediamo che prima usciremo dal programma di salvataggio, meglio sarà per il Paese. Se la Grecia completa la prima revisione a Gennaio copriremo più del 70% delle misure fiscali e finanziarie dell’accordo. […] E’ dura per un paese europeo aver perso la sua sovranità per così lungo tempo. Per recuperarla e uscire dal controllo della troika, dobbiamo implementare il piano di salvataggio. E’ dura, ma è meglio di qualsiasi altra scelta.
Fonte: Financial Times