PARIGI (WSI) – Il Ttip non s’ha da fare. A dirlo il premier francese Manuel Valls parlando dinanzi ai membri del partito socialista.
Il Ttip (“Translatlantici Trade and Investment Partnership”) è il controverso trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti, l’accordo commerciale di libero scambio tra Stati Uniti ed Europa che prevede l’integrazione tra i due mercati, americano ed europeo, abbattendo le barriere economiche, i cosiddetti dazi ma non quelle tariffarie, il tutto per consentire la libera circolazione delle merci nei vari territori.
Negli ultimi mesi le manifestazioni di protesta in tutta Europa contro il Ttip sono all’ordine del giorno. Gli oppositori puntano il dito contro l’accordo che farebbe a detta loro solo ed esclusivamente gli interessi delle multinazionali d’oltreoceano che premono per ridurre le misure di controllo e la deregolamentazione dei mercati europei.
E mentre gli Stati Uniti hanno già chiarito che i negoziati per il Ttip dovranno essere conclusi entro la fine del mandato di Barack Obama a fine novembre 2016, c’è chi sostiene che i timori legati all’accordo siano alla base dei motivi che hanno spinto gli inglesi a votare “Leave” al referendum sulla Brexit, ossia l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
E a mettere i bastoni fra le ruote alla trattativa sul Ttip è ora il premier d’Oltralpe Manuel Valls secondo cui l’accordo non può essere approvato, visto che non farebbe gli interessi dell’Ue. La maggiore preoccupazione del premier francese riguarda le conseguenze che l’accordo avrebbe sulle quote latte, ossia il settore lattiero-caseario uno dei settori chiavi della Francia.
“L’accordo Ttip sarebbe imporre un punto di vista che non solo potrebbe essere terreno fertile per il populismo, ma rappresenterebbe un male per la nostra economia (…) Ora non deve essere stipulato alcun accordo di libero scambio se non rispetta gli interessi dell’Unione Europea. L’Europa deve essere intransigente. La Francia sarà vigile. Apertamente dichiaro che ora non può esserci nessun accordo. Questo accordo sta andando dalla parte sbagliata”.