Fase delicata per il settore dei trasporti aerei. Dopo il non troppo lontano fallimento di German Wings e la continua e duratura crisi di Alitalia che chiude alcune rotte fra cui quelle verso le Sardegna, hanno attraversato una turbolenza prima Ryanair e, poi, Monarch Airlines.
Perturbazione che ha portato Ryanair a cancellare migliaia di voli e che è addirittura stata fatale per Monarch Airlines.
Quanto a Ryanair la causa pareva essere la cattiva gestione del piano ferie dei piloti, ai quali erano stati offerti importi vicini ai 10.000 Euro per anticipare il rientro dalle vacanze; poi la malagestione si è rivelata essere sì sul piano della gestione del personale, ma inerente alla tipologia della contrattualizzazione applicata dalla compagnia irlandese agli stessi piloti (ferie non retribuite, piloti a partita iva e via dicendo), che ha portato all’assunzione di 140 piloti da parte di Norwegian Air, come riportato dalla stampa inglese.
Ad oggi, la compagnia area ha messo a disposizione bus, treni ed auto a noleggio per ovviare alla cancellazione dei voli.
Quanto, invece, all’altra compagnia low cost, la Monarch Airlines, i passeggeri lasciati a terra sono stati 110mila. Il fallimento avvenuto nella notte tra l’1 ed il 2 ottobre, pone fine al mezzo secolo di storia della compagnia che trasportava circa 6milioni di passeggeri ogni anno verso oltre 40 destinazioni (Roma Fiumicino, Napoli, Torino, Venezia e Verona per l’Italia) con 35 aerei.
La Monarch Airlines, con un passato da charter e base a Luton, era in crisi dal 2009 proprio quando l’avvento delle compagnie low cost aveva cambiato il mercato per le charter; nel 2014 la proprietà era passata a Greybull Capital, poco prima che scadesse la licenza commerciale. Poi il ridimensionamento e la conversione al modello low cost, che però non è bastato a salvarla.
Con oltre 300mila prenotazioni cancellate, il governo britannico è ora impegnato in quella che è stata definita l’operazione di rimpatrio più grande dopo il Dopoguerra, con trenta aerei in servizio per riportare a casa tutti i clienti bloccati all’estero.
Si apriranno ora spazi con quote di mercato da conquistare per compagnie low cost come, ad esempio, WizzAir, oppure lo scossone subìto dai voli economici impatterà sul mercato di riferimento facendo alzare i costi dei biglietti aerei?