ROMA (WSI) – Colpo di Stato in Turchia, da parte dei militari, ma il presidente turco Receep Tayyip Erdogan riprende il potere e manda a morte gli autori del complotto. Umit Dundar, nuovo responsabile dell’esercito nominato proprio in queste ore, afferma che 104 responsabili del complotto per rovesciare il regime di Erdogan sono stati uccisi.
Dundar precisa che il bilancio delle vittime si somma a quello di 90 persone dichiarate morte, tra cui 47 civili.
I feriti sarebbero 1.154, in quella che si conferma una delle notti più violente della storia della Turchia.
Erdogan ha parlato da Istanbul, di fronte a una folla di suoi sostenitori, annunciando:
“Il golpe è stato sventato” e promettendo: “chi ha pianificato” il colpo di Stato “pagherà duramente”. Ancora: il golpe è stato “un attentato all’unità, alla solidarietà e alla sovranità nazionale”
Tutto era iniziato nella serata di ieri quando i golpisti avevano dichiarato di aver preso il potere. Caos nel paese, diverse cittadini si erano riversati nelle strade anche per prelevare soldi dagli sportelli Bancomat, mentrea TV di stato TRT -la cui sede era stata occupata dagli autori del golpe – rendeva noto che l’esercito aveva imposto il coprifuoco in tutta la Turchia e che gli aeroporti erano stati chiusi, così come era stato chiuso l’accesso ai due ponti sul Bosforo a Istanbul.
Così il comunicato dell’esercito turco:
“Le forze armate della Turchia hanno assunto il completo controllo dell’amministrazione del paese, al fine di ripristinare l’ordine costituzionale, i diritti civili e la libertà, la legge e la sicurezza generale, che è stata danneggiata. Tutti gli accordi internazionali sono ancora validi. Speriamo che tutte le buone relazioni instaurate con tutti i paesi continueranno”.
Fonti presidenziali avevano già lasciato intendere che Erdogan, apparentemente fuori dal paese, in vacanza, non avrebbe mollato:
“Questo è un attacco contro la democrazia della Turchia. Un gruppo interno alle forze armate ha tentato di rovesciare il governo democraticamente eletto, al di fuori della catena di comando. Il comunicato diramato a nome delle Forze Armate non è stato autorizzato da un comando militare. Lanciamo un appello al mondo affinché mostri solidarietà al popolo turco”.
Il premier turco Binali Yildirim aveva parlato di tentativo di colpo di stato da parte dei militari, precisando che le forze di sicurezza stavano facendo il possibile per risolvere la situazione.
L’aeroporto Ataturk di Istanbul è tornato sotto il controllo del governo: diversi voli sono stati sospesi, ma alcuni aerei stanno comunque atterrando.
Sull’autore del colpo di Stato, Erdogan avrebbe accusato Fethullah Gulen, imam e magnate che ha scelto l’esilio negli Stati Uniti, ex alleato del presidente.
Ma Gulen ha rigettato le accuse e, dalla sua casa in Pennsylvania, ha diramato una nota:
“Condanno, nei termini più forti, il tentato colpo di Stato in Turchia. Ogni governo dovrebbe salire al potere attraverso un processo di giuste e libere elezioni, non attraverso la forza. Per uno come me che ha sofferto diversi colpi di Stato militari negli ultimi 50 anni, è un insulto essere accusato di avere a che fare con un tentativo del genere. Nego categoricamente ogni accusa”.