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Turchia: svolta storica alla amministrative, Erdogan perde Ankara

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Nelle amministrative in Turchia, dove il voto di ieri è considerato una sorta di referendum su Recep Tayyip Erdogan, il successo elettorale del presidente finisce oscurato da uno storico trionfo dell’opposizione ad Ankara, dopo 25 anni di potere continuativo dei conservatori islamici.

Secondo quanto scrive Hurriyet Mansur Yavas, candidato del partito di opposizione, il Partito repubblicano del popolo (CHP), è il nuovo sindaco della capitale turca con due punti di vantaggio rispetto al rivale (49,75%).

“Se ci sono fallimenti, è nostro dovere correggerli. A partire da domani mattina, inizieremo il nostro lavoro per individuare le mancanze e correggerle”, ha detto ieri Erdogan dopo i primi risultati.

E se il dato di Ankara è ormai acclarato, resta in bilico Istanbul, dove sia Chp che Akp hanno dichiarato vittoria. Secondo gli ultimi dati il candidato di Erdogan, Binali Yildirim, ha ottenuto il 48,7%, mentre lo sfidante del Chp Ekrem Imamoglu il 48,65%.

Una vittoria mutilata dunque, per Erdogan, che a livello nazionale resta sopra il 50%, ma in calo. Il suo Akp è ancora il primo partito con circa il 45% e si fa forte anche del 6% abbondante ottenuto dagli alleati nazionalisti del Mhp.

Per le opposizioni è comunque una boccata d’ossigeno. Il socialdemocratico Chp è sopra il 30%e la sua Coalizione con l’Ip di centro-destra si avvicina al 40%. Smirne, terza città turca e tradizionale roccaforte laica, resta saldamente nelle loro mani con Mustafa Tunc Soyer.