Il premier albanese Edi Rama un po’ ha scherzato su questa inversione di tendenza: italiani che vanno in Albania trent’anni dopo il celebre esodo degli albanesi sulle coste pugliesi. Ma dietro questo scherzo c’è anche il fatto che quest’anno l’Albania trionfa nelle preferenze turistiche, arrivando a rivaleggiare con l’Italia stessa. Ma è una rivalità amichevole, basata anche su accordi e contratti basati sul rispetto reciproco e sulla collaborazione attiva tra più settori strategici.
Infatti tutto va fatto meno che svalutare il profondo legame economico che c’è tra Italia e Albania. Sarebbe ridicolo vedere nell’Albania una potenza che deve tutto al turismo, specie quello registrato quest’anno. Proprio grazie alla sua economia reattiva, l’Albania sta diventando un ottimo partner commerciale e finanziario per l’Italia. Un risultato molto gratificante, se si pensa alla crisi in cui era riversata l’Albania 32 anni prima, con decine di migliaia di persone in fuga verso le coste italiane per cercare fortuna.
Turismo Italia-Albania, una sfida storica
Nel 2022 l’Albania ha raggiunto la cifra record di 7,5 milioni di turisti stranieri, che hanno visto nel paese illirico una meta perfetta per le proprie vacanze. Un paese con una popolazione di soli 2,8 milioni di abitanti, quasi quanto quella di Roma. Il ministro del Turismo e dell’Ambiente albanese, Mirela Kumbaro Furxhi, ha sostenuto, in una recente intervista per Repubblica, che il successo del turismo in Albania sia dovuto anche all’economicità del paese rispetto all’Italia, divenuta cara a causa dell’andamento dell’inflazione. Situazione che ha così permesso all’Albania già nel primo semestre 2023 di arrivare a 3,4 milioni di turisti stranieri, ovvero il 33% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
Una bella sfida per l’Italia dal momento che è lei stessa a contribuire a questo successo. Sempre il ministro sottolinea come negli ultimi 5 anni, un totale di 2,5 milioni di turisti italiani hanno visitato l’Albania. E solo 610.000 l’anno scorso, ben il 72% in più rispetto ai 354.000 del 2021. Quest’anno probabilmente si supererà la cifra: nei primi 6 mesi del 2023, l’Albania ha accolto oltre 310.000 visitatori italiani, il 57% in più rispetto ai 198.000 del semestre scorso. Non a caso, l’Organizzazione mondiale del turismo ha classificato l’Albania tra gli Stati con la più rapida ripresa del turismo post-pandemico.
L’Italia, invece, pur avendo avuto un’ottima ripartenza, non sta facendo degli aumenti così giganteschi come quelli dell’Albania. Per il 2023 l’indagine di Assoturismo-Confesercenti stima almeno 212 milioni di presenze quest’anno, mentre l’anno scorso sempre Assoturismo-Confesercenti ha stimato quasi 400 milioni. Notevole, se nel 2022 non fossero ancora sotto tono rispetto ai livelli pre-pandemici, ben il 8,5% in meno rispetto al 2021.
Il profondo legame economico tra Italia e Albania
Eppure le due economie non si limitano soltanto al turismo. Per quanto l’Albania sia molto apprezzata per le sue spiagge e città storiche patrimonio Unesco, così come per il turismo enogastronomico in crescita, l‘Albania deve molto anche ad altri settori strategici. Lo stesso nostro ministro del Turismo, Daniela Santanchè, incontrando l’omologa albanese, punta molto a creare ulteriori collaborazioni col paese illirico. Anche per un quadro più ampio nella cooperazione tra l’area balcanica e quella adriatico-ionica.
Parliamo di un partner commerciale che garantisce all’Italia un export di ben 1,7 miliardi di euro, e un import di 1,592 miliardi di euro, secondo i dati del Ministero degli Affari Esteri. Anche se la bilancia commerciale ha portato per il 2022 ad un saldo positivo di soli 147 milioni di euro, è innegabile come l’attività tra i due paesi sia aumentata esponenzialmente. Fino al 2020 l’export era di soli 1,261 miliardi di euro, e l’import d 967 milioni di euro. Con questo aumento, l’Italia è ufficialmente il 1° mercato di destinazione dell’export dell’Albania, e anche suo primo fornitore.
A livello merceologico il grosso dell’export italiano è basato su prodotti tessili (528 milioni di euro) e alimentari, tra cui bevande e tabacco (225 milioni). Per quanto riguarda l’import, ai primi tre posti abbiamo sempre i prodotti tessili (861,9 milioni) e i metalli di base e prodotti (254 milioni), più gli apparecchi elettrici (81,5 milioni). Sul piano degli investimenti diretti esteri, al 2021 quelli netti italiani nel paese illirico sono arrivati a quota 3,068 miliardi, mentre quelli dell’Albania in Italia ben 162 milioni di euro.
Il futuro dei rapporti tra Italia e Albania
Al momento la maggior concentrazione è nel turismo Italia-Albania. L’obiettivo è di creare “una piattaforma d’intenti per collaborare nell’ottica di risultati soddisfacenti per entrambe le Nazioni” sottolinea il Ministro Santanchè in un comunicato stampa del Ministero del Turismo. Infatti nel futuro l’omologa albanese punta a stabilizzare il settore verso un turismo eco-friendly ma anche di lusso. A favorire questo disegno è anche il fatto che negli ultimi anni marchi alberghieri come Radisson, Marriot, Intercontinental, Maritim, Melia, Hyatt sono approdati sulle coste turistiche illiriche.
Coste però da salvaguardare, infatti l’omologo albanese vorrebbe far sì che il turismo si diffonda su tutto il territorio, anche per garantire il 30% delle aree protette entro il 2023, obiettivo di Governo fin da subito dichiarato. A favorire questa misura, il governo illirico ha introdotto una serie di incentivi statali per espandere l’attività agrituristica. Ma a gravitare molto sulla bilancia commerciale sarà la decisione che dovrà prendere l’Albania in merito ai suoi giacimenti di terre rare, e se trasformare le sue zone in un nuovo punto strategico per l’Europa. Parliamo di materiali fin troppo preziosi per il futuro dell’automotive e dell’informatica.