Il turismo enogastronomico conquista il cuore dei turisti italiani e stranieri. Oltre un terzo della spesa di italiani e stranieri è stato destinato a consumare pasti in agriturismi, trattorie, ristoranti o pizzerie. I turisti non hanno disdegnato nemmeno il cibo per strada o le specialità enogastronomiche nelle sagre di paese, nei mercati o nelle feste. Questa la stima effettuata da Coldiretti, che ha stilato un vero e proprio bilancio delle vacanze in Italia nel corso del 2022.
Turismo enogastronomico: un budget sempre più ricco
Il turismo enogastronomico sta diventando una voce di particolarmente importante. L’alimentazione, all’interno del budget previsto per le vacanze, ha un impatto economico valutato in qualcosa come 30 miliardi di euro ogni anno. La spesa è divisa equamente tra turisti stranieri ed italiani. Sempre più persone arrivano da oltre confine, scegliendo l’Italia come meta delle vacanze anche per i primati enogastronomici. Questo, sicuramente, dimostra l’immenso valore storico e culturale del patrimonio culinario italiano. La cultura enogastronomica è diffusa su tutto il territorio e dalla sua valorizzazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale.
Coldiretti spiega che la tavola si conferma come il vero valore aggiunto della vacanza in Italia, che, in questi ultimi anni, è diventa leader mondiale del turismo enogastronomico. L’Italia può contare sull’agricoltura più green d’Europa. A parlare sono direttamente i numeri: 5450 specialità sono state ottenute seguendo le regole tradizionali, che si sono protratte nel tempo per almeno 25 anni e che sono state censite dalle Regioni. In Italia sono presenti, inoltre, 316 specialità Dop/Igp, che sono state riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg. Il nostro paese, inoltre, detiene la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche, 25mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10mila agricoltori in vendita diretta.
Numeri da capogiro
Secondo Coldiretti, con il ponte dell’Epifania salgono a oltre un milione i vacanzieri che hanno scelto l’agriturismo per pernottare o mangiare, alla ricerca di riposo e di tranquillità lontano dalle preoccupazioni e dal caos delle città. La cucina a chilometro zero e la buona tavola, che rispetti le tradizioni alimentari del territorio, sono diventate una vera e propria attrazione per i turisti, diventando, nel corso del tempo, uno dei principali obiettivi di una vacanza in Italia
Il cibo è arrivato a rappresentare, almeno per il 17% degli italiani, la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 56% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza. Solo un 4% dichiara di non prenderlo per niente in esame. Il turismo enogastronomico grazie al grande interesse degli stranieri si conferma anche come una straordinaria leva di promozione del made in Italy alimentare nel mondo dove nel 2022 raggiunge il valore record di 60 miliardi di euro, secondo le stime della Coldiretti dalle quali si evidenzia che a trainare la domanda sono il vino e gli spumanti.