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Quasi un terzo delle aziende non presta sufficiente attenzione alla tutela dei diritti umani: il sondaggio di Oxfam e Collectibus

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Quasi un terzo delle aziende che operano in Italia non presta sufficiente attenzione al rischio di violazioni dei diritti umani legate alla propria attività: lo rivelano i risultati di un’indagine condotta da Oxfam Italia e Collectibus Società benefit attraverso un sondaggio a cui hanno aderito 77 aziende di diversi comparti produttivi, campione tra i più rappresentativi delle ricerche finora condotte in Italia sul tema.

I risultati recentemente presentati parlano chiaro: il 70% si dichiara particolarmente attento al tema, pur non avendo piena contezza delle risorse impiegate, dei metodi utilizzati per l’analisi, delle politiche e pratiche adottate lungo la filiera di produzione. E solo il 10% compie valutazioni tramite visite ai propri fornitori.

Dall’analisi condotta si evince anche che la scelta di occuparsi del tema dei diritti umani è dettata per il 45% dalla necessità di essere coerenti con i valori aziendali e per il 34% dall’adeguamento ad una prassi diffusa nel settore di riferimento. Sull sfondo, invece, restano i rischi connessi alle attività lungo la filiera di approvvigionamento, soprattutto in paesi a rischio, e funzioni di controllo affidate a soggetti indipendenti. Questi sono due elementi che vengono percepiti come leve marginali, soprattutto nelle piccole e medie imprese.

La ricerca presentata nei giorni scorsi ha fatto emergere una serie di criticità: nel 61% delle aziende, ad esempio, la responsabilità e la gestione del tema dei diritti umani è affidata unicamente all’area risorse umane e soltanto nel 2% dei casi viene coinvolto il settore acquisti, cruciale per la valutazione dei rischi lungo le filiere e la selezione di partner e fornitori.
Il sondaggio ci dice anche che il 33% delle aziende si affida a questionari diffusi solo presso la platea dei dipendenti, con una scarsa adozione di risk analysis o visite ai fornitori. Soltanto nel 18% dei casi le aziende si affidano invece a studi di settore.

I risultati dell’analisi condotta da Oxfam Italia e Collectibus Società benefit arrivano all’indomani del voto del Parlamento europeo a favore di una Direttiva sulla due diligence aziendale in tema di diritti umani. Si tratta di un passaggio molto importante, anche se con ampi margini di miglioramento, che procede verso la richiesta alle aziende di identificare, prevenire o mitigare gli impatti negativi delle loro attività sui diritti umani e sull’ambiente.

Nel presentare i risultati, Marta Pieri, Head of Private Sector Partnership di Oxfam Italia, ha dichiarato:

La valutazione e la prevenzione di qualsiasi violazione dei diritti umani è un processo assolutamente necessario e non più volontario per vincere la sfida della sostenibilità, ma in Italia c’è ancora molta strada da fare: solo il 12% degli intervistati ad oggi dichiara di aver adottato strumenti e processi di due diligence. Benché siano temi che possono risultare distanti, come ci dicono questi dati, la due diligence è anche al centro delle negoziazioni europee per la definizione di una nuova Direttiva che renderà le imprese legalmente responsabili dei loro impatti sulle persone e sul pianeta. Con la presentazione di questi risultati, vogliamo avvicinare le aziende agli strumenti disponibili per integrare i diritti umani nella visione strategica d’impresa e rilanciare l’impegno di Oxfam nella promozione di percorsi concreti di collaborazione verso modelli di business responsabili anche verso le persone e le comunità.

Questo, invece, il commento di Danilo Devigili, Partner di Collectibus:

Le aziende negli ultimi anni hanno interpretato il tema della sostenibilità principalmente dal punto di vista ambientale. I dati raccolti testimoniano che sta maturando una diversa consapevolezza, che oltre al tema ambientale, guarda anche al soddisfacimento di alcuni fondamentali bisogni sociali e di pacifica convivenza tra gli uomini, tra cui il rispetto dei diritti umani. Siamo impegnati quotidianamente per supportare le aziende nell’attuazione di modelli di business che integrino tutti gli aspetti della sostenibilità.

Luciano Pirovano, Global Sustainable Development Director Bolton Food, ha aggiunto:

Desidero ringraziare Oxfam e Collectibus per avermi dato la possibilità di partecipare alla presentazione della nuova indagine sul tema dei diritti umani per le aziende italiane. Per Bolton Food la collaborazione quadriennale con Oxfam esprime la volontà di affrontare anche l’aspetto sociale della sostenibilità, oltre a quello ambientale, con un approccio trasformativo, prerogativa di tutte le nostre partnerships. Siamo fieri di essere la prima azienda italiana al mondo ad aver stretto una partnership con Oxfam con un approccio multi-paese su questi temi, al fine di promuovere e costruire una ‘filiera sempre più equa’, dove inclusione, eliminazione delle disuguaglianze, parità di genere e rispetto di diritti e di condizioni di lavoro sicure e dignitose siano garantite a tutti i suoi componenti.

Per ulteriori informazioni sui servizi e le iniziative di Oxfam Italia e Collectibus per le imprese sul tema dei diritti umani si può visitare questo indirizzo.