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TUTTI I MERCATI TIRANO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO

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I mercati internazionali tirano un sospiro di sollievo. I dati tanto attesi sull’inflazione negli Stati Uniti a settembre, hanno infatti evidenziato un andamento perfettamente in linea con le previsioni degli analisti.

Buona la riprercussione su tutte le piazze del Vecchio Continente. Dopo una mattinata caratterizzata da leggeri rialzi, le borse europee hanno accelerato fino a segnare progressi superiori all’1%. Ottimo l’avvio anche per Wall Street, il Dow Jones e lo Standard & Poor’s sono in rialzo di quasi il 2%, mentre l’indice Nasdaq corre un po’ meno.

Rimbalzo anche sul fronte monetario dopo i dati Usa sull’inflazione di settembre. La divisa americana ha rotto il supporto di 1,08 contro l’euro per portarsi fino a 1,0779. Contemporaneamente il cambio dollaro-yen è salito fino a 105,90. Attualmente l’euro si è riassestato intorno 1,0785 mentre il dollaro-yen viaggia a 105,65. Per quanto riguarda l’obbligazionario il Bund, dopo le prime fasi altalenanti seguite alla diffusione dei dati statunitensi sull’inflazione, è sostanzialmente tornato sui livelli toccati in precedenza. Il decennale dicembre passa ora di mano intorno a 103,55 (-21 centesimi).

L’indice dei prezzi al consumo diffuso dal Dipartimento al Lavoro Usa ha fatto registrare un incremento dello 0,4% contro lo 0,3% di agosto. L’indice ”core”, ovvero depurato delle componenti volatili dell’energia e dei prodotti alimentari, è salito dello 0,3% contro lo 0,1% precedente. A guidare l’incremento sono stati soprattutto gli aumenti dei prezzi dell’energia e
del tabacco saliti rispettivamente nel mese dell’1,7% e del 6,5%. Al netto dei prezzi del tabacco infatti l’indice è risultato in
aumento dello 0,3%. In aumento anche i prezzi della benzina, saliti del 2,6% mentre in controtendenza sono risultati i prezzi
delle tariffe aeree, in calo dell’1,7%.

L’attività del settore edilizio Usa ha registrato in settembre una brusca frenata, facendo
segnare un calo del 3,2% nell’apertura di nuovi cantieri, al tasso annuo di 1,618 milioni di unità, contro gli 1,672 milioni di
agosto e gli 1,64 milioni previsti dagli analisti. La flessione fa seguito a due rialzi dei tassi d’interesse negli Usa, che hanno fatto
lievitare i tassi sui mutui al massimo da oltre due anni.

Il mercato potrebbe ricevere ulteriori notizie sullo scenario economia/tassi, dallao stesso presidente della Federal Reserve Alan Greenspan, il quale parlera’ ad una conferenza alle 13:00 ora di New York.