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(WSI) –
Non si capisce più dove stanno andando le monete. Le incertezze che avvolgono il destino dell´economia americana (che continua a tirare nonostante tutto) rendono quasi impossibile determinare il futuro delle valute. L´operazione è abbastanza semplice per le date ravvicinate. Meno per quello lontane. Anzi, di fatto è impossibile. Fino a marzo, e anche a giugno, i giudizi delle grandi case internazionali quasi coincidono, con l´idea di un dollaro che scivola ancora (fino a un euro/dollaro a 1,34 o a 1,32).
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Come però ci si allontana da questa data, i pareri divergono in misura sensibile. Per fine 2007, ad esempio, Morgan Stanley vede un dollaro che recupera (e che si porta a 1,24 sull´euro). Ma un´altra banca Morgan, Jp questa volta, la vede in modo opposto e vede un cambio euro/dollaro che arriva fino a 1,367, con quindi un euro in recupero e una moneta Usa che continua a scivolare. Identiche differenze, infine, per la previsioni a fine 2008: c´è chi vede il cambio euro/dollaro a 1,37 e chi lo vede a 1,24.
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