Economia

Tutto sul ‘compra ora, paga dopo’: trend, rischi e opportunità del BNPL

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Il business del BNPL (Buy Now, Pay Later, ‘compra ora e paga dopo’) è ormai sulla bocca di tutti. Merito anche del round milionario di serie B di Scalapay, il primo unicorno del settore fondato da italiani, che ha raccolto 497 milioni di dollari lo scorso febbraio. È stato definito come uno dei trend più interessanti dell’ultimo anno, con una forte crescita sia negli Stati Uniti ma anche in Europa. Sostenuto dall’emergenza sanitaria, che ha favorito la diffusione e accelerazione dell’e-commerce e la ricerca di soluzioni di pagamento più flessibili. Ma cos’è il BNPL? E quali sono i rischi e opportunità di questo recentissimo fenomeno?

Come funziona il BNPL

Il BNPL indica un metodo di pagamento rateale, solitamente senza interessi, che permette, come spiega il suo nome, di acquistare oggi e pagare in futuro. Lo offrono società specializzate nel BNPL, che gestiscono i pagamenti per conto di rivenditori fisici e soprattutto online. È pensato soprattutto per beni poco costosi, di determinate categorie merceologiche (quali abbigliamento, elettronica di consumo e viaggi) e venduti online. Infatti, il 97% delle soluzioni di BNPL è abbinata ai pagamenti online, mentre per quelli fisici è proposta nel 70% dei casi.

Il mercato del BNPL

Il mercato del BNPL è in grande espansione, trainato da acquisizioni, accordi, nuovi servizi, investimenti e nuove società attive nel settore. È stato indubbiamente accelerato dalla pandemia, che ha messo il turbo agli acquisti online e alla ricerca di soluzioni di pagamento più flessibili, per far fronte al clima di incertezza economica fra i consumatori. A livello geografico, la maggior parte degli operatori del BNPL hanno sede in Usa, Australia, Gran Bretagna e Singapore. L’Italia è all’ottavo posto, con aziende come Scalapay, Soisy e Pagolight. Per Andrew Pellow, managing partner di Deloitte a Sydney, le aziende attive nel settore del BNPL si dividono in: nuovi incumbent (come l’australiana Afterpay); operatori maturi (come le banche); nuovi entranti globali (come la svedese Klarna); innovatori puri (sempre di nazionalità australiana OpenPay). A parere di Pellow, i punti di attenzione per il BNPL sono: l’impatto degli operatori; il loro numero; come si differenzieranno agli occhi di consumatori e commercianti.

I rischi del BNPL

Secondo Matteo Risi, ricercatore dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, buona parte dei rischi del BNPL provengono da aspetti normativi ancora da definire. Occorre infatti circoscrivere le licenze necessarie agli operatori del settore e gli obblighi di vigilanza, oltre che porre dei limiti a una pubblicità troppo spinta da parte di rivenditori e operatori del BNPL; che potrebbero spingere i consumatori a indebitarsi eccessivamente, fino a non riuscire ripagare i prestiti contratti, a danno dei rivenditori.

Le opportunità del BNPL

Il BNPL permette ai commercianti di far fronte al cosiddetto ‘abbandono dei carrelli’ e offre loro maggiori possibilità di fidelizzare i clienti. Che, dal canto loro, hanno l’opportunità di rateizzare nel tempo le spese per i loro acquisti, senza dover prestare garanzie (reddito o conto corrente), come avviene per esempio nel caso del credito al consumo. Inoltre, non sono neppure tenuti a pagare un tasso d’interesse legato alla rateizzazione. Il BNPL è inoltre facilmente accessibile ai consumatori, dato che la fase di pagamento è integrata con quella di rateizzazione.

Il futuro del BNPL

Bender, Jain e Pellow, esperti di Deloitte sul tema del BNPL, in un articolo sul blog della società di consulenza spiegano che mentre nel 2019 e 2020 gli operatori del settore hanno attuato strategie per guadagnare quote di mercato in segmenti di consumo “consolidati” e in settori come moda e vendita al dettaglio, dal 2021 i fornitori puri di servizi di BNPL e quelli di servizi di pagamento (tra cui il BNPL) hanno iniziato a offrire il servizio a tutti i commercianti che utilizzavano la rete circostante, passando così da sistemi a circuito chiuso (in cui commercianti e clienti sono collegati attraverso il fornitore BNPL e lo scambio di valore avviene solo entro i confini stabiliti dal fornitore BNPL) a quelli a circuito aperto. Questi ultimi da un lato offrono maggiore scelta al cliente, dall’altro creano una competizione interna tra sistemi a circuito chiuso ad alto margine e quelli a circuito aperto, a basso margine.

Un’altra possibile evoluzione del BNPL riguarda l’ingresso nel settore delle banche tradizionali, timorose di perdere il controllo sul cliente, oltre che la specializzazione degli operatori di BNPL in specifici settori e con prodotti B2B. Due fenomeni che si sono già verificati in Australia e che potrebbero riguardare in futuro anche gli operatori italiani del BNPL, finora attivi solo in ambito B2C.

È altresì in corso un dibattito sui modelli di business degli operatori del BNPL e in particolare sul fatto che i loro servizi siano pagati dai consumatori o dai commercianti. Pellow è convinto che assisteremo a una evoluzione dei modelli di business. Parallelamente, anche i consumatori contribuiranno a far evolvere il settore, perché una volta che si fidano degli operatori di BNPL, saranno disposti a condividere con loro sempre più informazioni e bisogni cui dare risposta.

In un’ottica di crescita sostenibile e redditizia, le aziende di BNPL stringeranno una serie di partnership. Si pensi all’accordo tra la svedese Klarna, attiva anche in Italia, e i bus verdi di Flixbus. Altri operatori del BNPL sono passati da una logica di prodotto a una logica di piattaforma: un cambiamento che è stato ridefinito dall’acquisizione dell’australiana Afterpay da parte di Square (società fintech di Jack Dorsey, il fondatore di Twitter) e dalla partnership tra Afterpay e la banca australiana Westpac. Del resto, il modello BNPL si presta naturalmente alla collaborazione.

Secondo gli esperti di Deloitte, nei prossimi mesi il futuro del BNPL dipenderà soprattutto: dal livello di accettazione del servizio da parte di commercianti e clienti; dalla regolamentazione del settore a protezione di clienti e commercianti. A seconda della combinazione di queste due dimensioni, avremo uno dei 4 differenti scenari schematizzati nella grafica sottostante.

Paolo Gianturco, Business Operations & FinTech leader di Deloitte, ha concluso: “Il BNPL è uno dei trend più interessanti del settore, ma la sua evoluzione dipenderà da una parte dal livello di accettazione del servizio da parte di commercianti e clienti; dall’altra, sarà influenzato dalla regolamentazione del settore a protezione di clienti e commercianti. A seconda della combinazione di queste due dimensioni, sapremo se il BNPL resterà solo un metodo di pagamento alternativo per una nicchia di consumatori oppure si trasformerà in un nuovo standard”.