“Rumors” in attesa di conferma parlano di un ritorno sulle scene televisive di Jaleel White , l’attore divenuto celebre impersonando Steve Urkel – ragazzo di colore con occhialoni, pantaloni a vita altissima e “bretelle fluo” – in “Otto sotto un tetto”, celebre serie televisiva andata in onda per nove stagioni dal 1989 al 1998.
Nel corso della programmazione di “Otto sotto un tetto”, da un certo punto in poi l’imbranato Steve divenne in grado di trasformarsi per brevi periodi nel tenebroso e disinvolto Stefàn Urquelle (da leggere rigorosamente con accento francese) grazie all’invenzione di una strana macchina capace di trasformare la personalità, riuscendo in tal modo a conquistare – sebbene ad “intermittenza” – l’adorata Laura; la quale nel prosieguo delle puntate continuava a trovare il personaggio tanto irritante nella versione “impacciata” quanto irresistibile nella versione “affascinante”.
Gli americani usano la locuzione “jumping the shark” quando gli autori di una serie televisiva sono costretti ad inventare una serie di stratagemmi narrativi inverosimili per tenere desta l’attenzione di telespettatori non di rado logorati da anni di trasmissioni ininterrotte. L’espressione usata fa riferimento ad una puntata di Happy Days in cui un Fonzie in calzoncini e giubbotto di pelle di ordinanza scommette di riuscire a saltare sopra uno squalo con gli sci d’acqua per dimostrare il proprio coraggio.
Il “salto dello squalo” di “Otto sotto un tetto” è certamente la trasformazione di Steve in Stephàn.
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Urkel, infatti, rimane per tutti il tipico nerd, proprio come altri che si sono succeduti sul piccolo schermo: Samuel “Screech” Powers, per esempio, amante di scienza e biologia e perennemente innamorato di Lisa – senza peraltro essere mai ricambiato – in “Bayside School” o ancora gli scienziati di “Big Bang Theory”, sit com del 2010, quattro nerd un po’ pazzoidi che vedono la loro vita sconvolta dall’arrivo della nuova vicina di casa, una ragazza superficiale e avvenente che risponde al nome di Penny.
In Italia ha riscosso grande successo anche “Chuck“, serie televisiva in cui il protagonista Chuck Bartowski è un nerd che lavora in un negozio di elettronica e viene coinvolto a sua insaputa in un largo giro di spionaggio dopo aver “installato” nella propria mente un database governativo.
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Ma i nerd abbondano anche al cinema: basti pensare a “The Social Network”, apprezzata pellicola che racconta la nascita di Facebook; per l’appunto, la più grande “rete sociale” di sempre.
Nerd: dall’inglese “sfigato” o “fanatico del computer”. Talvolta – come nel caso eclatante di Mark Zuckerberg – di successo.