ROMA (WSI) – Twitter punta a rastrellare un miliardo di dollari con lo sbarco a Wall Street, previsto entro i primi di dicembre, ‘shutdown’ permettendo. Lo ha reso noto la stessa societa’, pubblicando sul suo blog il prospetto depositato presso la Sec, la Consob americana, dopo l’annuncio sull’Ipo con un ‘cinguettio’ il mese scorso. Si tratta della quotazione piu’ imponente della Silicon Valley dall’Ipo di Facebook lo scorso anno.
Twitter, che per la Borsa ha scelto il simbolo “Twtr”, dichiara 215 milioni di utenti mensili attivi, di cui 100 milioni giornalieri. I ricavi nel 2012 risultano pari a 317 milioni di dollari, con una perdita netta di 79 milioni. Nei primi 6 mesi del 2013 la societa’ segnala un giro d’affari pari a 253,6 milioni di dollari contro 122,4 nello stesso periodo del 2012 e un rosso pari a 69,3 milioni.
Principale azionista del social network risulta il cofondatore Evan Williams, con il 12% del capitale, seguito da Peter Fenton di Benchmark Capital con il 6,7%. Il finanziere Suhail Rizvi figura tra gli investitori istituzionali di Twitter con una quota pari ad almeno il 5% ma l’entita’ esatta della sua partecipazione non è stata comunicata.
Sembra che il 47enne fondatore del fondo di private equity newyorkese “Rizvi Traverse” tenga talmente tanto alla sua privacy da avere assunto delle persone per evitare che il suo profilo finisca su Wikipedia e per impedire che le sue foto vengano pubblicate su internet. Secondo indiscrezioni riportate da Reuters, Williams avrebbe venduto a Suhail Rizvi una quota pari al 10% di Twitter nel 2010 per 340 milioni di dollari, dopo aver ceduto la poltrona di Ceo all’attuale Dick Costolo.
Meno del 5% degli utenti di Twitter sarebbero falsi o spam. E’ la stessa societa’ di San Francisco a renderlo noto nel prospetto sull’Ipo da un miliardo di dollari depositato presso la Sec. “Questi numeri sono stati calcolati utilizzando dati interni alla societa’ e non sono stati verificati indipendentemente”, spiega Twitter nei documenti sullo sbarco a Wall Street ammettendo che “questa stima sul numero dei falsi account o spam pertanto potrebbe non essere accurata e il numero potrebbe essere piu’ alto”. Nel prospetto sull’Ipo di Facebook lo scorso anno i falsi utenti erano stati stimati tra il 5% e il 6%. (RAINEWS)