NEW YORK (WSI) – Ricavi più che raddoppiati e utenti in crescita. Twitter chiude il secondo trimestre oltre le attese. E Wall Street premia il titolo, che arriva a guadagnare oltre il 24% nel trading after hours.
I ricavi del periodo aprile-giugno salgono a 312,2 milioni di dollari, in aumento del 124% rispetto ai 139,3 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso.
Un dato superiore alle attese della stessa Twitter, che aveva previsto ricavi per 270-280 milioni di dollari. Il balzo non consente però a Twitter di chiudere in positivo: il secondo trimestre è archiviato con una perdita netta di 144,6 milioni di dollari, in aumento rispetto ai 42,2 milioni di dollari. Al netto di alcune partite contabili, però, Twitter chiude il trimestre con un utile di 15 milioni. I risultati, secondo alcuni analisti, mostrano come la cura avviata dall’amministratore delegato Dick Costolo stia dando i suoi frutti.
A incoraggiare gli osservatori è soprattutto la crescita degli utenti: dal 31 marzo al 30 giugno sono saliti di 16 milioni, una crescita del 6,3% che porta il totale a 271 milioni di utenti attivi mensili, il 24% in più rispetto al 2013. Del totale utenti il 78% ha avuto accesso dal mobile (211 milioni). Per il terzo trimestre Twitter prevede ricavi per 330-340 milioni di dollari e per l’anno rivede al rialzo le stime dei ricavi a 1,31-1,33 miliardi di dollari contro gli 1,2-1,25 miliardi di dollari stimati in precedenza.
Twitter sta cercando di prendere le distanze da eventuali confronti con Facebook e ribadisce che i suoi contenuti sono più ampi sia sul web sia sul piccolo schermo. E sta dimostrando di riuscire ad attirare pubblicità: i ricavi pubblicitari sono aumentanti a 277 milioni di dollari, in aumento del 129% rispetto al 2013 e la raccolta pubblicitaria per il mobile ha rappresentato l’81% del totale.
Secondo le stime di eMarketer, Twitter conquisterà una fetta importante del crescente mercato della pubblicità globale mobile che crescerà a 32,71 miliardi di dollari. Twitter dovrebbe conquistare quest’anno il 2,8% del mercato a fronte del 2,4% del 2013.