Economia

Twitter chiederà 1000 dollari alle aziende per la spunta d’oro

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Twitter vuole fare cassa a tutti i costi. La novità, questa volta, coinvolge le aziende: il popolare social network sembra essere intenzionato a chiedere qualcosa come 1.000 dollari al mese alle aziende perché possano continuare a mantenere e ad utilizzare la spunta oro. A riportare la notizia è stato The Information, secondo il quale i marchi che non pagheranno la loro quota mensile, perderanno il badge oro di verifica. Per il momento non è ancora chiaro quando questo possa accadere.

Stando ad alcuni rumors che circolano nel corso delle ultime settimane, Twitter avrebbe intenzione di chiedere, inoltre, 50 dollari al mese per aggiungere, ad ogni account affiliato all’azienda un badge dell’azienda madre.

Cosa sono le spunte d’oro di Twitter

Le spunte d’oro erano state lanciare da Twitter prima del suo programma di verifica. Sono riservate alle organizzazioni ed in precedenza erano chiamate Blue for Business. Queste particolari spunte permettevano alle aziende di essere verificate e certificate, in modo da distinguersi su Twitter. Le spunte d’oro, inoltre, permettono alle aziende di aggiungere un badge, che mostra direttamente le versioni in miniatura delle loro immagini del profilo Twitter agli account che appartengono ai vari dipendenti.

Per il momento, comunque, Twitter, non ha ancora fornito informazioni ufficiali sui prezzi del suo abbonamento. Questa ulteriore iniziativa è uno dei tanti cambiamenti che sta tentando di introdurre in Twitter Elon Musk, il quale ha intenzione di aumentare le entrare e ridurre il debito di 12,5 miliardi di dollari. Già adesso, gli utenti del popolare social network devono pagare 8 dollari al mese per la loro spunta blu.

La strategia dei prezzi

Sicuramente la strategia dei prezzi risulta essere coerente con una società entrata nell’orbita di uno degli uomini più ricchi del mondo. Fin dall’inizio Musk aveva preso in considerazione l’ipotesi di addebitare 20 dollari al mese per la spunta blu. Un’idea che aveva suscitato molte critiche e derisione: alla fine Musk si è accontentato di poco meno della metà proponendo la spunta blu a 8 dollari. Una cifra che, secondo il patron di Twitter, non è particolarmente alta da pagare. Certamente 8 dollari al mese sono pochi, se alle spalle si ha un impero economico enorme come quello di Musk. Ed è forse per questo che il nuovo proprietario di Twitter ritiene che 1.000 dollari al mese siano una cifra sostenibile per tutti marchi.

La domanda, comunque, che molti utenti a questo punto si pongono: perché si deve pagare? A fronte di un abbonamento, Twitter non offre niente in cambio. Solo una spunta e la sensazione di aver finanziato il social network. È difficile, in questo momento, riuscire a trovare il vero valore di un investimento in questo senso.

L’importanza delle spunte è legata alla loro esclusività, al fatto che non tutti la possono ottenere. Il fatto stesso che la si possa avere dietro il pagamento di un abbonamento, anche se è di 1.000 euro, ne fa perdere l’interesse. Perché pagando tutti la possono ottenere.