NEW YORK (WSI) – Compleanno triste per Twitter. Il social network, che ha rappresentato una tappa significativa nel panorama dell’informazione, favorendo la diffusione di idee come nel caso della Primavera araba, compie oggi 10 anni (vedi infografica sotto). Ma sembra aver poco da festeggiare in termini di risultati e numero degli utenti.
Il primo cinguettio fu inviato il 21 marzo del 2006 dal giovane programmatore Jack Dorsey, uno dei fondatori ora amministratore delegato della società. Ora Dorsey si trova ora a gestire Twitter in un momento delicato e di svolta, con la crescita di utenti mensili in stallo e le pressioni degli investitori.
A preoccupare gli investitori è soprattutto lo stallo degli utenti. A livello globale ha raggiunto 320 milioni di utenti registrati, di cui 254 milioni negli Usa. Si tratta di numeri ridotti se paragonati a Facebook che ne conta 1,5 miliardi, YouTube un miliardo, WhatsApp 900 milioni, Instagram 400 milioni di utenti, LinkedIn 414 milioni per citare le maggiori.
Se da una parte Twitter fa fatica ad accrescere il suo raggio d’azione, la piattaforma Internet è diventata essenziale per la comunicazione politica. Si pensi per esempio alle elezioni presidenziali Usa e ai candidati alla Casa Bianca, che la usano per mettersi in contatto con i loro elettori.
La conferma che il gruppo si muove in acque agitate arriva dai conti, che faticano a decollare. Utili non ce ne sono, il fatturato nel 2015 è sceso da 577 a 525 milioni di dollari e il titolo che nel 2013 era volato a 69 dollari, ora si muove tra i 14 e i 17 dollari, per una capitalizzazione complessiva di 11 miliardi di dollari.
“A dieci anni da quel primissimo ‘tweet’ di Jack Dorsey il giorno del nostro compleanno ci offre l’opportunità di riflettere sulle tappe importanti della nostra piattaforma, ma soprattutto sui milioni di utenti che hanno fatto la storia di Twitter e che l’hanno reso ciò che è oggi – ha spiegato all’ANSA Salvatore Ippolito, Country Manager di Twitter Italia.
(Immagine: Stampaprint Europe srl)